Missioni Consolata - Novembre 2010
giore democratizzazione interna, ma anche della vo- lontà di aderire alla comunità dei popoli europei. Gli emendamenti aumentano il numero dei membri della Corte costituzionale e del Consiglio superiore della magistratura: essi saranno, inoltre, nominati non più solo dai giudici, ma anche dal Parlamento e dal presidente della Repubblica. Tra gli altri aspetti della riforma, emerge quello della «discriminazione positiva»: le nuove norme preve- dono l’entrata in vigore di misure per «incrementare la presenza delle donne nella vita politica, sociale ed economica del Paese». Attualmente, le parlamentari rappresentano il 9,1% del totale. Inoltre, il capitolo della Costituzione relativo alla «protezione della famiglia» sarà modificato amplian- dolo anche ai «diritti dei minori». Tuttavia, l’opposizione nazionalista teme che queste riforme possano portare a una presenza più massic- cia dei religiosi nelle più alte cariche delle istituzioni statali e che la laicità sia posta a rischio. L’ISLAM E IL SUFISMO Nonostante la religione ufficiale in Turchia sia quella musulmana, uno degli effetti del laicismo imposto dalla dottrina kemalista è stato la messa al bando del sufismo, una delle manifestazioni mistiche più signi- ficative dell'islam. Dai tempi di Atatürk 1 e a fasi al- terne, infatti, esso è considerato una pratica illegale. In realtà, sia a Istanbul sia a Konya e in altre città, possiamo trovare numerose confraternite sufi, dissi- mulate in «centri culturali». Sin dal XIII secolo, il misticismo islamico turco si espresse attraverso l’adesione agli ordini sufi, le cui A sinistra: un laboratorio artigianale (con molti minori). Sotto: due luoghi simbolo della Turchia turistica; a sinistra, uno scorcio di Cappadocia; a destra, il sole illumina le sculture del monte Nemrut ( Nemrut Dag˘i , in turco). MC PASSAGGIO AD ORIENTE sedi rappresentavano dei veri e propri luoghi di spiri- tualità e di attività sociale. La parola «sufi» deriva dall’arabo suf , lana, ed era usata per indicare gli asceti che indossavano semplici panni di lana rifiutando i beni e gli agi materiali. Dal XII secolo, i sufi erano organizzati in tariqah , or- dini o confraternite (come i monaci cristiani che prati- cavano l’ascetismo) che seguivano gli insegnamenti di un Maestro, e si riunivano in tekke o dergah (logge). Una delle più grandi confraternite turche, la Naqsh- bandiya , risale al XIV secolo. Un’altra, altrettanto importante, la Mawlawiyah o Mevleviya , venne fon- data a Konya: dal figlio e dai seguaci del mistico, teo- NOVEMBRE 2010 MC 31
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