Missioni Consolata - Novembre 2010
D a Lichinga, capoluogo del Niassa, provincia nel Nord del Mozam- bico, occorre percor- rere 135 km di una strada asfaltata per arrivare a Malanga. Il paesaggio che si at- traversa è superbo, montagne aguzze ed ampie vallate. Alberi e campi a perdita d’occhio. Si arriva nel distretto di Majune, povero in quella che è ritenuta la provincia più isolata e depressa del paese. Qui vivono le etnie Makúa e Ayao, mentre il potere è saldamente in mano ai capi tradizionali e agli stregoni. «C’è ancora un cattivo utilizzo delle tecniche di coltivazione e una brutta abitudine all’assi- stenza e al dono». Chi parla è Paolo Deriu, laico missionario della Consolata. Alto, con il viso ovale, capelli a ca- schetto. Tranquillo e pacato, con gli occhi sempre vispi dietro a spessi occhiali. Paolo ha un lungo percorso come missionario, laico per l’appunto. VOCAZIONE LAICA Dopo di tre anni a Mecanhelas, sempre nella provincia del Niassa, e un periodo in Italia, è tornato in Mozambico nella mis- sione di Majune. Qui è in comu- nità con padre Felix Odongo del Kenya e fratel Aires Osmarin bra- siliano. «Io non avevo molti legami con la chiesa, andavo a messa la dome- nica. Però mi interessava la que- stione dell’aiuto ai paesi del Sud del Mondo, così mi ero messo nelle Ong, prima come volontario con Mani Tese e poi a livello pro- fessionale con Fratelli dell’Uomo. Questa era una organizzazione laica, non aveva contatti con la missione. Poi alcuni amici mi hanno detto che all’Università Cattolica di Milano, dove ho stu- diato, un sacerdote voleva met- tere in piedi un gruppo missiona- rio. Io pensavo che fosse positivo per gli studenti avere una qualche istituzione che li mettesse in con- tatto con i paesi del Sud». Quel prete era padre Francesco Giu- MISSIONE TESTO E FOTO DI MARCO BELLO PAOLO DERIU: STORIA DI UN LAICO IN MISSIONE LA «TERZA VIA» Da piccolo gli piace- vano i dinosauri. Così scoprì che in Africa erano arrivati i primi ominidi. Pensava di fare il paleontologo. Poi lavoro e università, fino a un’ottima laurea in economia. Ma Paolo era sensibile alla soffe- renza e alla miseria, così inizia a lavorare per alcune Ong. Ma un giorno incontra i missionari della Consolata. # La strada che da Lichinga porta a Majune passa attraverso stupendi paesaggi.
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