Missioni Consolata - Novembre 2010
Roberto è morto a causa di un tumore, che lo ha portato via in soli 3 mesi. Uno dei temi su cui spesso interveniva erano proprio le patologie neoplastiche fossero esse causate dalle polveri dell’a- mianto, dalle radiazioni o dall’in- quinamento. Era convinto che al- cune concause dei tumori potes- sero essere ridotte o eliminate attraverso un’esistenza più sana e ambienti di lavoro più salubri. In ciò facilitato dal fatto di lavo- rare all’Inail, dove si occupava di infortuni e invalidità. Tra le sue battaglie principali, c’era quella in favore dei troppi lavoratori uc- cisi dalle polveri dell’amianto («Quasi ogni giorno incontro una persona affetta da mesotelioma pleurico», raccontava) e quella contro gli inceneritori. «È sem- pre più evidente - scriveva Ro- berto - che la scelta di bruciare i rifiuti resta una follia». Girava per Torino con la sua (vecchia) bicicletta e un cellulare con cui faceva anche foto e fil- mati. Da un anno nella borsa te- neva anche… un contatore gei- ger . La sua ultima denuncia ri- guardava una pavimentazione stradale fatta con graniti un po’ troppo radioattivi. Aveva già presentato un ricco elenco di inchieste per i prossimi numeri di Missioni Consolata (con la quale – tra l’altro - colla- borava in maniera totalmente ITALIA 18 MC NOVEMBRE 2010 L o scorso 1 settembre ci ha lasciati Roberto To- pino. Medico, specialista in medicina del lavoro, Roberto aveva 58 anni. Era spo- sato con Rosanna Novara e pa- dre di Valentina,15 anni, studen- tessa liceale. Si era laureato e specializzato all’Università di To- rino, città dove ha sempre lavo- rato. Oltre che per la sua fami- glia e la medicina, aveva una grande passione per la musica. A casa sua c’è un organo e una montagna di audiocassette, Cd e intramontabili dischi in vinile, soprattutto di musica lirica. Dal dicembre 2005, Roberto era un assiduo collaboratore di Mis- sioni Consolata . In particolare, con la moglie Rosanna, biologa specializzata in oncologia, cu- rava Nostra madre terra , rubrica seguitissima dai lettori, che spesso scrivevano per saperne di più, per parlare con gli autori e, a volte, per criticarli. Per chi non ha avuto la fortuna di conoscere Roberto di persona, per intuire chi fosse, è suffi- ciente leggere i suoi scritti. Per- ché - al contrario di molti che di- cono una cosa e poi nella realtà quotidiana fanno l’opposto o co- munque si comportano in ma- niera incoerente - Roberto era ciò che scriveva. E ciò che scri- veva - fosse amianto, Ogm, guerre, rifiuti tossici, energia nu- cleare o droghe - era di norma fortemente critico, ma sempre poggiando su basi scientifiche solide e documentate. Ovvero mai con approssimazione, per sentito dire, per partito preso o per ideologia. Oltre alla competenza medica e scientifica, mai influenzata da interessi di lucro (come accade a troppi medici e scienziati), Ro- berto era sorretto da una fortis- sima tempra morale, che lo fa- ceva indignare davanti alle ingiu- stizie. Un’indignazione che non rimaneva confinata nella per- sona, ma si traduceva in denun- cia pubblica. Su Missioni Conso- lata , ma anche su decine di altri strumenti di comunicazione - svariati blog, Facebook , YouTube - attraverso i quali diffondeva in- formazioni, fotografie e filmati. gratuita). Erano argomenti im- pegnativi, come l’alcolismo, gli infortuni sul lavoro, la chirurgia estetica, ma anche il testamento biologico. Un testamento che, ad inizio di luglio, aveva già scritto per se stesso e che, dal suo letto, mi aveva letto prima di consegnarmene una copia. Lo aveva diffuso anche su YouTube , filmandosi con la telecamera del computer portatile che teneva sul letto su cui da giugno era or- mai immobilizzato. Non potrà completare i suoi pro- getti. Ma l’amata moglie Ro- sanna continuerà a curare la ru- brica Nostra madre terra . Il modo migliore per tenere in vita Roberto. Paolo Moiola # Il sorriso di Roberto. A sinistra: la moglie Rosanna Novara, biologa. Accanto: l’ultimo articolo (sulle radiazioni nucleari) firmato su MC da Roberto; sotto, il dossier sulle droghe.
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