Missioni Consolata - Ottobre 2010

O ttobre, e ci ritroviamo con il nostro tradizionale numero speciale. In queste cento pagine cercheremo di capire qualcosa di una trasformazione fonda- mentale nella storia umana: lo spostamento del baricentro del mondo da Nord a Sud, dove Nord a Sud non vanno intesi in senso puramente geogra- fico, ma economico, politico e anche religioso. Alla fine del secondo millennio sembrava chiaro a tutti che il centro del nostro mondo era ancora saldamente nelle mani dell’America del Nord, che si era con- quistato (e aveva difeso coi denti e col sangue - non sempre suo -) questo privile- gio e onere dalla Seconda guerra mondiale in poi. Siamo nel terzo millennio solo da un decennio e ci sono, invece, tutti i segni che indicano che questo sta cambian- do in modo ineluttabile. L’Asia - l’Estremo Oriente - sta diventando il nuovo centro del mondo! Quello che i cinesi disegnavano circa mille anni fa nelle loro mappe - un mondo centrato su una Cina spropositatamente enorme - sta diventando oggi realtà. Il baricentro del mondo si sta rapidamente spostando da Nord-Ovest a Sud- Est. Questo non è solo più una questione demografica da sbandierare come spau- racchio politico - l’Occidente in calo demografico minacciato dalla sovrappopola- zione della Cina e dell’India -, ma è diventato un fenomeno economico, politico e culturale che di fatto sta cambiando il nostro modo di vivere e pensare. La Cina, con un sesto della popolazione mondiale e un potere economico tale da controllare il debito pubblico degli Stati Uniti, è il protagonista indiscusso di que- sto inizio di millennio. Ma la Cina non è sola. È tutta l’Asia che sta emergendo con prepotenza sullo scenario del mondo. Oltre al già ben noto Giappone, altre nazioni fanno sentire il loro ruggito . Nazioni come India e Indonesia, Corea e Vietnam non sono più le «tigri di carta» dell’immaginario collettivo del passato, paesi esotici più o meno confusi tra Sandokan e guerre da dimenticare, ma dei pesi massimi con cui fare i conti. Le tigri non sono più di carta, sono cresciute e hanno bisogno di risorse e nuovi mercati. Eccole allora entrare in competizione sempre più aggressiva per lo sfrut- tamento di quella miniera a cielo aperto che è l’Africa, il continente più ricco di ri- sorse naturali del mondo, una volta feudo incontrastato della vecchia Europa e del Nord America. L’Africa, terra dei leoni, non più di pezza, sta vivendo questa «inva- sione» in modi ancora confusi e scoordinati tra speranze di emancipazione e svi- luppo e paure di un nuovo sottile colonialismo. Questo nostro numero speciale affronta la nuova realtà dei rapporti Asia - Africa in tre parti: nella prima facciamo la conoscenza di alcune tigri asiatiche: Cina e India (i nuovi pesi massimi), Vietnam e Indonesia, Corea e Giappone, con un breve ac- cenno alla Malaysia; la seconda parte presenta alcuni leoni africani, una campio- natura limitata (Sud Africa, Nigeria, Congo e Egitto) che avrebbe dovuto includere anche altre nazioni come Sudan (petrolio, armi e Darfur), Kenya (porta dell’est Africa) e Angola (petrolio e invasione cinese); la terza parte cerca di dare una let- tura delle relazioni tra tigri e leoni , relazioni ancora molto sbilanciate in favore delle tigri , ma che vedono i leoni uscire dall’apatia. > di Gigi Anataloni EDITORIALE OTTOBRE 2010 MC 3 Ai lettori SUD - SUD NASCE UN MONDO NUOVO Continua a pagina 98

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=