Missioni Consolata - Ottobre 2010
IL GIAPPONE IN AFRICA ISUZU VERSUS TATA GIAPPONE 20 MC OTTOBRE 2010 gente, con un bell’orologio d’oro e il figlio assunto nella stessa azienda» (8) . Volendo allora tro- vare una prima ragione psicolo- gica al suicidio, potremmo dire che in Giappone esso è un atto di ribellione individuale, una tra- sgressione del singolo alla disci- plina della società giapponese. LA POVERTÀ ESISTE (ANCHE IN GIAPPONE) Tutti i parametri economici giap- ponesi pongono il paese ai primi posti nelle graduatorie mondiali: prodotto interno lordo, esporta- zioni, reddito pro-capite a parità di potere d’acquisto, standard di vita (indice di sviluppo umano). Secondo una recente inchiesta del settimanale Newsweek (9) , il Giappone si piazza al 9.no posto nella classifica dei migliori paesi dove vivere. In particolare, Tokyo si guadagna il primo posto asso- luto per quanto concerne il si- stema sanitario. In Giappone, la ricchezza non è mai sfacciata. Lo evidenzia an- che un indice di Gini molto basso (10) , testimonianza stati- stica di una ricchezza diffusa, D al 1993 il Giappone si è dotato di una struttura governa- tiva - il Ticad, Tokyo International Conference on Afri- can Development , «Conferenza internazionale di Tokyo sullo sviluppo dell’Africa» - con lo scopo di aiutare lo svi- luppo dei paesi africani. Il Ticad si riunisce ogni 5 anni: nel 1993, nel 1998, nel 2003 e nel 2008. Inoltre, esso è promotore di inizia- tive su specifici temi quali commercio ed investimenti, pace, con- servazione ambientale ed energia. Il Ticad e il ministero degli Esteri giapponese sono utili stru- menti politici per aprire la strada dell’Africa alle aziende nazio- nali. Mitsubishi, Mitsui, Sumitomo, Itochu, Marubeni, Sojitz, Toyota Tsusho: le più grandi multinazionali giapponesi - tutte ai primi posti nel mondo - operano nel continente africano. Secondo i dati forniti dal ministero degli Affari esteri (1) , i paesi africani con cui Tokyo ha relazioni più intense sono Sud Africa, Algeria, Egitto, Tunisia, Kenya e Tanzania. I prodotti giapponesi più conosciuti dagli africani sono le auto- mobili, le moto ed in mezzi pesanti. Ci sono i pick-ups Nissan, Toyota, Subaru; le moto Kawasaki e Suzuki; i camion e gli auto- bus Isuzu. Ma da qualche anno la concorrenza sui mercati afri- cani si è fatta serrata per opera di altri paesi asiatici. I cinesi in particolare hanno invaso il mercato con le loro motociclette (a prezzi stracciati), mentre gli indiani della Tata (2) - produttrice di automobili e molto altro - arrivarono in Africa già nel lontano 1977. Per i prodotti di consumo ad alta tecnologia - nei campi del- l’ elettronica, informatica, telefonia, elettrodomestici e fotogra- fia - i concorrenti più pericolosi sono invece rappresentati dalla Corea del Sud (Samsung, Lg, eccetera) e da Taiwan. Pa.Mo. # Sotto: incontro tra maestranze giapponesi e maestranze africane. Ogni 5 anni viene organizzata la Conferenza Africa-Giappone (Ticad). S U D C O R E A N O R D C O R E A C I N A G I A P P O N E Nagasaki Hiroshima Kyoto Osaka Toyota Tokyo Hirosaki Asahigawa Kawasaki Yokohama 1 - Si veda il sito del ministero degli Affari esteri giapponese: www.mofa.go.jp . 2 - Questo il sito del gruppo Tata dedicato all’Africa: www.tataafrica.com . NOTE
RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=