Missioni Consolata - Settembre 2010

SETTEMBRE 2010 MC 65 a cura di Gabriella Mancini Mediamente IL PIACERE DI CAPIRE/speciale infanzia MC RUBRICHE FUORI DAL CORO Il rItorno dI PInocchIo Silvano Agosti, Salani editore, 2010 – Euro 12,00 Incontrai Silvano Agosti anni fa, ad un festival di cinema indipendente. Mi fece una dedica sul suo primo libro, L’uomo proiettile, che così diceva: «A Gabriella, perché invece di contare le gocce di ru- giada se ne adorni, dando al suo sguardo il nitore del vero amore». Quell’assioma, in linea con il pen- siero di Agosti, mi appare oggi un chiaro e saggio consiglio esistenziale. Documentarista, regista, scrit- tore, amante della vita e degli esseri umani, Silvano Agosti firma un libro prezioso: Il ritorno di Pinocchio . Scritto con stile essenziale, il libro ha il dono dell’immediatezza e dell’autenticità. Ebbene sì, Agosti non si è voluto immedesimare in un bambino di 5 anni ma ha fatto un vero lavoro di regressione alla prima infanzia, riportando il suo sguardo sul mondo e le sue emozioni a quei primi anni di vita. Non a caso, per l’autore scrivere questo libro è stato un lavoro lungo e complesso. La storia ruota attorno ad una città, due bambini, una notte. Alla finestra bussa un bambino, chiede di entrare e dice di essere Pinocchio. È l'inizio dell’avventura: i due bambini vagano di notte alla scoperta della città. Iniziano a conoscere il mondo vero, senza giudicarlo ma annotandone l’esistenza: prostituzione, droga, mafia e tanto altro. Un'avventura speciale di in- contri, di scoperte, di amicizia per le strade della città e della vita. Un viaggio notturno che sa di rivelazione, raccontato con gli oc- chi del bambino che vive ancora dentro noi e mantiene viva la voglia di ribellarsi alle convenzioni e alle atrofie della società. Per entrare in sintonia con il pensiero di Agosti è consigliabile leggere la sua opera precedente, Lettere dalla Kirghisia . «DIAMOCI DEL TU»: BOTTA E RISPOSTA CON L’AUTORE Il classico di Collodi, versione seconda. Come mai questa scelta? Il mio libro è il prosieguo naturale di ciò che Collodi ha interrotto. La storia di Pinocchio diventato un bambino in carne ed ossa che si ritrova davanti agli occhi questo sistema sociale: 8/10 ore di lavoro al giorno, pochissimo tempo per gli affetti, un amore solo per tutta la vita. Così, alla luce di questa realtà, il giovane Pinocchio, prendendo per mano la sua nuova amica esplora la città e ‘vede’ senza malizia tutte le malattie croniche di un modo errato di gestire la società: gli amori sopiti che condu- cono verso la prostituzione, il malessere esistenziale che porta alla droga, la mafia che corrompe il commercio e tanto altro. I miei due bambini non si scandalizzano e nemmeno impongono giudizi: osservano e imparano a conoscere la società, attraverso uno spaccato di vita notturna. Questo libro è stato da lei stesso considerato un antidoto alla depressione. Perché? La nostra attuale modalità esistenziale non può che condurre alla depressione. Ciò che è normale è l’im- mersione nel tempo della vita e non in quello del lavoro. Non è un caso che il padre ferroviere del piccolo Pinocchio dica al figlio: ‘chi ha troppo da fare vive in una tinozza e non nel mare’. I lavori, spesso impro- duttivi, portano via la linfa vitale agli esseri umani e li annientano conducendoli verso la disperazione. È vero che ha recentemente fatto richiesta alle Nazioni Unite affinché l’essere umano venga dichiarato patrimonio dell’umanità? Certo, per ricordare ancora una volta che l’essere umano è unico al mondo. Non ne esi- stono due uguali e non esiste nulla di più perfetto, di più importante da proteggere. Ogni essere umano è un capolavoro e non va sprecato o sottomesso alle leggi del lavoro. Se si vivesse sotto i desideri e non sotto gli obblighi, il mondo sarebbe straordinario! I SITI DEGLI EDITORI • www.salani.it • www.edizpiemme.it • www.einaudi.it • www.leoneverde.it L E PAROLE DI M EDIAMENTE Infanzia / essere umano / capolavoro / vita / autenticità identità / crescita / sguardi / fantasia / amicizia / risparmio consapevolezza / etica

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