Missioni Consolata - Settembre 2010

altro primato - ma abbiamo un grave problema: da oltre due se- coli soffriamo la scarsità di spose, per cui i nostri uomini cercano donne di altre religioni. Attual- mente un’ebrea, 5 cristiane prove- nienti da Russia e Ucraina, 3 mu- sulmane da Turchia e Azerbaigian sono sposate con uomini samari- tani di Kiryat Luza. Prima, però, sono state sottoposte a un periodo di prova, si sono convertite alla nostra religione e impegnate a os- servarla». Sono curioso di sapere come ven- gono combinati tali matrimoni. «Usiamo anche noi internet e fa- cebook - risponde sorridendo -. Siamo molto religiosi, ma aperti al mondo moderno. I miei figli, due maschi e tre femmine, hanno stu- diato all’università: una giornali- smo, un’altra economia e com- mercio, la terza informatica; un fi- glio gioca a pallacanestro». Contro la sopravvivenza dei Sama- ritani congiurano anche altri pro- blemi economici e sanitari. «La nostra gente ha spesso mal di te- sta» lamenta Husney Kohen. La causa è attribuita alle radiazioni elettromagnetiche emanate da 7 torri di comunicazione, costruite e gestite dal governo israeliano at- torno al villaggio». Da più di tre anni i Samaritani sop- portano l’embargo al loro rino- mato tahinia (crema di sesamo). «Il migliore al mondo» afferma Kohen. Israele ne impedisce l’e- sportazione per motivi di sicu- rezza, dicono; in pratica priva del lavoro una decina di famiglie». Ma il problema più grave per il fu- turo dei Samaritani viene dalla si- tuazione di guerra israelo-palesti- nese. I musulmani li considerano ebrei; gli ebrei li ritengono arabi; per questo si sentono spesso «tra l’incudine e il martello» e in pas- sato hanno subito angherie da ambo le parti. «Come abitanti di Kiryat Luza ab- biamo la cittadinanza palestinese - spiega Kohen -; nella vita quoti- diana parliamo l’arabo, ma il sa- bato e nelle feste usiamo l’antico ebraico e lo insegniamo ai nostri figli a scuola. In quanto credenti della Torah, abbiamo ricevuto la cittadinanza israeliana, come quelli della comunità di Holon, in territorio israeliano. Non siamo schierati da nessuna delle due parti. Anzi, molti di noi hanno la carta di identità palestinese, il passaporto israeliano e quello giordano, dato che fino al 1967 eravamo sotto il re della Giorda- nia». Con tale neutralità i Samaritani si propongono come intermediari tra Israele e Palestina; l’irrilevanza numerica favorisce la credibilità della loro mediazione, dal mo- 58 MC SETTEMBRE 2010 TERRA SANTA # Samaritani e curiosi al momento del sacrificio dell’agnello pasquale. (11- Agnelli sacrificati, pronti per essere cotti negli appositi forni. # Resti della chiesa ottagonale costruita nel secolo V sulla cima del monte Garizim in onore della Theotokos (Madre di Dio). # Gli Anziani dei Samaritani.

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