Missioni Consolata - Settembre 2010

GESÙ E I SAMARITANI TERRA SANTA 56 MC SETTEMBRE 2010 panno di seta verde, ugualmente ricoperto da una fitta scrittura ri- camata in oro. Poi continua, sciori- nando altri primati: «Questo è il più antico libro del mondo, il Pen- tateuco, i cinque libri della Torah, l’unica nostra legge, tramandataci da Mosè. Questo codice è di 150 anni fa, ma ne abbiamo un altro che risale a sei secoli fa, ma non viene mostrato al pubblico; già una volta hanno tentato di rubarlo, quando era nella sinagoga di Na- blus. Molti musei vorrebbero com- perarlo; il British Museum ha of- ferto una grossissima somma solo per custodirlo ed esporlo al pub- blico, ma non possiamo privarci del nostro tesoro più prezioso». Oltre al contenuto, la preziosità del codice sta nella sua rarità: è scritto in ebraico antico, con un al- fabeto precedente a quello attuale a lettere quadrate, adottato dagli ebrei dopo l’esilio sotto l’influsso della scrittura babilonese. «L’e- A l tempo di Gesù l’ostilità tra giudei e samaritani era al cul- mine. Da qui la meraviglia della donna samaritana, quando Gesù le chiese da bere al pozzo di Giacobbe: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna sama- ritana?». L’evangelista spiega: «I giudei infatti nonmantengono buone relazioni con i samaritani» (Gv 4,9). La chiosa sembra più un eufemi- smo che una spiegazione. A quei tempi i samaritani erano considerati «non-popolo» o un «popolo stolto» (Siracide 50,25-26). Dare a qual- cuno del samaritano era l’insulto più grave, equivalente a «eretico, apostata, miscredente, rinnegato, senzadio, indemoniato...». Gesù stesso fu accusato dai suoi avversari di «essere un samaritano e avere un demonio» (Gv 8,48). Solo tenendo presente tale clima e mentalità si può capire la parabola del «Buon samaritano» (Lc 10,25-37), in cui Gesù sceglie uno degli odiati «miscredenti» come modello di amore verso il prossimo e lo contrappone provocatoriamente ai giudei «ortodossi», più preoccu- pati della purezza cultuale che dei bisogni umani. Altrettanto signifi- cativo il racconto dei 10 lebbrosi guariti: uno solo torna a ringraziare ed «era un samaritano» (Lc 17,11-19). Gesù riuscì certamente a stabilire un buon rapporto con i samaritani e fu loro ospite (Gv 4,43); tra loro trovò rifugio, a Efraim, poco prima della sua passione e morte (Gv 11,47-54). Ma ciò non significa che i sa- maritani fossero tutti «buoni» verso giudei e soprattutto verso i gali- lei. Questi, infatti, erano spesso oggetto di angherie di ogni tipo, ra- pina e omicidio compresi, quando, per andare e tornare dalla Giudea, prendevano la strada più breve passando per la Samaria. Gesù stesso una volta si vide rifiutare l’ospitalità da un villaggio samaritano, per- ché era diretto alla «nemica» Gerusalemme (Lc 9,51). Il fatto che Gesù, inviando gli apostoli inmissione, abbia ordinato loro di evitare le «città samaritane» (Mt 10,5) non dipende da ostilità o pre- giudizio, ma significa che il tempo non era ancora maturo; l’apertura ai samaritani (e ai pagani) avverrà dopo la Pentecoste. Negli Atti degli Apostoli si racconta che Filippo raggiunse la città di Samaria, vi pre- dicò il Messia, atteso anche dai samaritani, e «uomini e donne si fe- cero battezzare»; poi ricevettero lo stesso Spirito Santo sceso sui giu- dei, con l’imposizione delle mani da parte di Pietro e Giovanni, accorsi da Gerusalemme per vedere cosa stesse capitando (At 8,5-25). Non conosciamo la consistenza numerica della prima comunità cri- stiana in Samaria, ma doveva essere molto viva, dal momento che ha dato origine a una personalità della statura di san Giustino (100-168), filosofo e apologeta, venerato come martire e annoverato tra i Padri della chiesa. Il suo nome tradisce origini greche o romane, ma nei suoi scritti egli si dichiara spesso samaritano, segno evidente che la fede in Cristo stava abbattendo barriere e pregiudizi. # Nablus, l’antica Sichem, con la chiesa geco-ortodossa, che racchiude il pozzo di Giacobbe, dove Gesù incontrò la donna samaritana di cui parla il capito 4° del vangelo di Giovanni.

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