Missioni Consolata - Settembre 2010

Grande Leader o Leader Supremo. Ed archiviato Than Shwe, rimane il numero due, Maung Aye, l’unico generale che non ha ancora tro- vato una collocazione nel dopo elezioni e, per questo, potrebbe rappresentare un pericolo nella stabilità nazionale. L’accantona- mento di Maung Aye, infatti, por- terebbe alla rovina tutta la sua fa- miglia e l’ entourage . Un’aperta rivolta all’interno stesso dei ranghi militari, po- trebbe, inoltre, invogliare i gruppi etnici più refrattari a Naypyidaw, a riprendere la lotta per l’indipen- denza. Un’eventualità, questa, che destabilizzerebbe l’intera regione sud orientale dell’Asia, chiazzata da migliaia di minoranze, le quali non si sono mai sottomesse ai go- verni centrali. Cina, India e Thai- landia, in particolare, le nazioni confinanti con il Myanmar e che hanno tutte grossi problemi con le etnie tribali a ridosso delle pro- prie frontiere, non gradirebbero di certo un paese poco controllato. La guerra d’Indocina con i suoi tragici lasciti non è ancora scom- parsa dalla memoria delle diplo- mazie mondiali e poco più a ovest, l’Afghanistan è un preciso monito verso chi chiede democrazia senza avere le basi su cui co- struirla. MC che, quasi sicuramente, non sarà Than Shwe, notoriamente refratta- rio ai viaggi e agli incontri con stranieri, in particolare occiden- tali. Ma l’orgoglioso generale non ama neppure essere «coman- dato», men che meno da una fi- gura, come quella del presidente, che potrebbe essere ricoperta da un civile. Si pensa, quindi, che i militari creeranno una posizione ad hoc, esterna al governo, ma al- trettanto autorevole; una sorta di # I templi di Bagan, tra le più forti at- trazioni turistiche del Myanmar. # Una bambina della scuola cattolica di Myitkyina, nello Stato Kachin. # Giovani monaci buddisti condividono con altri ragazzi il cibo ricevuto dalla gente.

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