Missioni Consolata - Settembre 2010

SETTEMBRE 2010 MC 21 ratura della collanina, o la pietra dell’anellino - dell’ennesimo anel- lino di cui talune insegnanti ma- gari prossime alla pensione hanno pieni i cassetti? Per i nostri tre figli Isacco, Noemi e Susanna, un sacco di volte. Forse per questo motivo, quando Noemi concluse la scuola dell’infanzia, come rappre- sentanti di classe proponemmo, ai genitori dei bambini che avrebbero definitivamente salutato la mae- stra Donatella, di pensare a qual- cosa di diverso, e forse a lei più gradito. Donatella è stata inse- gnante d’asilo anche di Isacco, che ora ha 11 anni: la conosciamo bene fin da quel tragico anno (Isacco era al suo secondo anno di scuola materna) in cui in un inci- dente stradale perse Gianluca, suo unico figlio diciannovenne, dopo più di un mese di terapia intensiva. Con tantissima fatica Dona( tella ) si è rialzata dalla grande tristezza, e ha continuato a far crescere con amore i nostri figli e i figli di molte altre famiglie di Gallarate. E dun- que quale regalo migliore poteva esserci se non quello di dedicare a Gianluca qualcosa di speciale? Di certo Dona l’avrebbe gradito più che non l’ennesimo ciondolo d’oro bianco … Bisognava solo trovare qualcosa di più comprensibile e utile tanto a chi riceveva, quanto a chi offriva il dono, in questo caso area protetta, per evitare le intru- sioni, il disboscamento e l’impove- rimento del manto boschivo a di- fesa di un’area essenziale alla vita di tante persone. Il tutto accompa- gnato anche da un lavoro di sensi- bilizzazione nelle scuole e nelle comunità locali, tante volte mani- polate da affaristi o politicanti senza scrupoli che vorrebbero mettere le mani su una realtà dalle grandi potenzialità economi- che (legname) e politiche (con- trollo di voti e mani sui fondi di ge- stione e mantenimento del pro- getto TWS). Che possiamo fare? In questi quarant’anni si sono spesi (bene) miliardi di lire in un progetto amato dalla gente e sti- mato a livello internazionale. Il fi- nanziamento locale (la gente paga 2 centesimi di euro per ogni 20 litri di acqua, ma non tutti pagano) serve per la manutenzione ordina- ria, il rinnovamento delle linee, i salari del personale impiegato nella gestione e manutenzione della rete. Per il grande sogno, la nuova diga con relativo bacino, sono necessari circa un milione di euro. Sono in molti a crederci: la Diocesi di Meru, il TWS, gruppi di amici ed Onlus (anche la nostra) e Ong va- rie. Fratel Giuseppe è sereno su questo. Ha cominciato senza soldi e la Provvidenza ci ha pensato. Se anche questa è un’opera che Dio vuole, i soldi arriveranno. Per gli ampliamenti a livello lo- cale, piccole linee aggiuntive e nuovi punti di distribuzione, si punta invece molto sulla coopera- zione locale con l’aiuto di mini pro- getti sostenuti da amici in tutto il mondo. È in questo contesto che l’esperienza seguente trova il suo spazio. Vi lascio a Samuele Catta- neo, che condivide con noi una storia bellissima. LA FONTANA DI SUSANNA Gianluca Water Point Quante volte chi - come noi - ha fi- gli in età scolare si è domandato il senso dei ripetuti regali di fine anno scolastico o di fine ciclo pro- pinati alle insegnanti? Quante di- scussioni sfibranti sono state fatte circa il colore della cintura o la ca- famiglie di bimbi di 5/6 anni. In quell’anno a scuola Dona aveva trattato ampiamente il tema del- l’acqua, all’interno di un percorso di educazione ambientale, facendo comprendere quanto questa sia un dono prezioso, da rispettare e non sprecare, soprattutto pensando a quei paesi che ne soffrono l’e- strema scarsità. L’acqua è un di- ritto di tutti, e di tutto bisogna fare perché tutti ne abbiano disponibi- lità. Perché allora non dedicare a Gianluca la costruzione di un pozzo? Ci siamo subito informati presso diverse associazioni ed ONG, laiche ed ecclesiali, ma ci siamo subito scoraggiati: l’importo minimo per l’escavazione di un pozzo nelle diverse microrealizza- zioni a noi note non era inferiore ai 2.500 euro; noi avremmo al mas- simo potuto raccoglierne 500, al- meno inizialmente … L’incontro con Mukiri La Provvidenza ha poi fatto sì che la nostra ricerca incrociasse la storia di Fratel Argese e della sua opera come fratello missionario della Consolata in Kenya. Là, da quarant’anni, Mukiri , il silenzioso, unendo ingegno e fatica al natu- rale fenomeno della rugiada mat- tutina prodotta dalla fortissima escursione termica lungo le pen- dici del Monte Nyambene, ha rea- MC # La Fontana di Gianluca non è certo artistica come le fontane nelle nostre piazze, ma è ugualmente meravigliosa, perché porta l’acqua a chi davvero assetato. Susanna, piena di gioia e vitalità, insieme ai suoi fratelli, Noemi e Isacco.

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