Missioni Consolata - Settembre 2010
fa subito sentire rendendo l’aria difficile da respirare. Metropoli strappata al verde dell’Amazzonia, ricca e povera in un’alternanza di tempi storici e di distanze di quar- tieri, a Manaus i contrasti sem- brano correre vicini senza mesco- larsi, come le acque chiare del Rio Solimões con quelle scure del Rio Negro. Visitandone il centro, la città ci ap- pare brulicante di vita e di com- mercio: conseguenza fastosa del periodo dell’oro giallo e di quello nero, la gomma. Ci dirigiamo verso il porto: dobbiamo comprare le amache per le notti in foresta. Il mercato, ricco di spezie, erbe me- dicinali, animali, carriole di frutta e verdura, ci cattura in un’avvolgente atmosfera di colori, odori e rumori. Missione compiuta, acquistiamo le amache con relativa corda: ci viene consigliato di comprare delle ama- che matrimoniali, dotate di una corda lunga almeno tre metri per parte in modo da riuscire a legare l’amaca anche quando non si hanno appigli vicini. Sono segreti che si riveleranno preziosi nelle aree indigene. I contrasti iniziano ad apparirci sempre più evidenti. Dalla balco- nata del Teatro Amazonas l’obiet- Giovanni Calleri, la forza dell’e- sempio», un percorso di cono- scenza e animazione missionaria nei luoghi che ne avevano visto il passaggio e il lavoro pastorale prima che il furore missionario lo portasse nel suo amato Brasile. Come non lasciarsi trasportare dall’entusiasmo sempre cre- scente? Così è nata e ha preso forma l’idea di ripercorrere le orme di p. Giovanni. Non sappiamo di preciso a cosa stiamo andando incontro, quali possano essere le difficoltà e la realtà che ci troveremo davanti, abbiamo solo voglia di capire le motivazioni che spingono un uomo a sposare una causa, fino a per- dere la vita per essa. La città dei contrasti P. Giovanni giunse in Brasile nel 1965, atterrando a San Paolo, diri- gendosi poi a Manaus, e quindi a Boa Vista, Belem, il Catrimani, Porto Alegre, e infine, nella terra dei Waimiri Atroarí, dove la sua missione ha avuto il suo completa- mento. Anche il nostro viaggio alla ricerca di segnali, storie, testimoni e luoghi che ci rivelino il suo passaggio ha inizio da Manaus. Il caldo umido si tivo della macchina fotografica si posa dapprima sulla piazzetta anti- stante, dai tenui colori pastello, ab- bellita da alberi verdi e da caffette- rie segnalate nelle guide turistiche, per poi inquadrare in lontananza i quartieri grigi e poveri di Manaus. Se il Teatro costituisce la principale attrazione della città - qui si spin- gono i pochi turisti che visitano Ma- naus prima delle escursioni in fo- resta - il panna e il rosa della fac- ciata in stile europeo e la cupola dorata, che riprende i colori della bandiera brasiliana, stonano con la povertà di Manaus, soprattutto con quella delle favelas che appaiono a poca distanza dal nostro privile- giato punto di osservazione. «A chi troppo e a chi niente», pensiamo osservando grandi supermercati e i grattacieli delle multinazionali, che si innalzano su una distesa di ba- racche. Un’immagine che si rafforza quando, accompagnate dai missio- nari, visitiamo le zone povere della città: il bairro Santa Tereza, il quar- tiere di Santa Etelvina e la realtà delle palafitte che si reggono l’una sull’altra lungo gli igarapé (piccoli fiumi), ricettacolo di spazzatura e di zanzare portatrici di dengue e ma- laria. Sono quartieri che si espandono tra la zona Nord della città, vicino ai nuovi distretti industriali, e in- torno al centro. Si sono sviluppati negli anni a seguito delle ondate migratorie e presentano differenze nel tipo di costruzioni, in quanto le favelas più vecchie sono ormai do- tate di qualche «comfort» in più ri- spetto a quelle appena costruite in un bairro di invasione in una peri- feria in costante crescita. Tuttavia le pessime condizioni igieniche, l’odore che si respira, la luce elet- trica che arriva nelle case abusi- vamente (è impressionante vedere quanti fili vengano attaccati a un traliccio della compagnia elet- trica!), accomunano queste realtà così come corruzione, mercato nero, prostituzione, traffico di droga e di persone. Dai racconti dei missionari che ci SETTEMBRE 2010 MC 11 MC # Bambini giocano con gli acquiloni a Manaus
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