Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2010

MISSIONI CONSOLATA l’aborto o la morte dei neonati. Si possono inoltre verificaremutazioni genetiche cromosomiche non letali, ma responsabili di malformazioni fe- tali. Infine lemutazioni genetiche puntiformi sono responsabili dell’in- sorgenza di una vastissima gamma di neoplasie, tra cui primeggiano per numero le leucemie ed i tumori della tiroide. È ormai ampiamente provato, infatti, che alla base dell’insorgenza dei tumori, vi sono lemutazioni pun- tiformi di particolari geni, detti onco- geni. Poiché il danno da radiazioni si esplica soprattutto a livello del D NA , durante la mitosi, cioè la replicazione cellulare, appare chiaro che i tessuti maggiormente danneggiati sono quelli costituiti da cellule in attiva re- plicazione, come l’epidermide, il mi- dollo osseo e le gonadi, i quali vengo- no perciò detti tessuti radiosensibili, a differenza di quelli più radioresi- stenti, come quellomuscolare o quello epatico,perché costituiti da cellule, che si replicano poco o per nulla. Il danno che le radiazioni pos- sono fare ai tessuti aumenta in pre- senza di ossigeno,per la maggiore possibilità di formazione di radicali li- beri, mentre alcune sostanze come la cisteina, la cisteamina, la mercaptoe- tilguanidina (Meg), il glutatione (Gsh) e la S-(2-aminoetil) isotiuroniumbro- muro idrobromuro (Aet) funzionano da radioprotettori chimici, sempre che vengano somministrati prima dell’esposizione. Il trattamento po- stirradiatorio con queste sostanze ri- sulta infatti inefficace. Effetti a lungo e breve termine Un altro effetto delle radiazioni su- gli organismi esposti è quello del pre- coce invecchiamento, cioè del più ra- pido deterioramento di tutti i tessuti, dimostrato sia negli animali da espe- rimento, che nell’uomo.Gli effetti da radiazioni finora esaminati sono defi- niti stocastici, cioè si manifestano a lungo termine nella popolazione, in maniera casuale e non è dimostrata una doseminima, al di sotto della quale non possa esserci un danno da radiazioni.Poiché normalmente tutti gli esseri viventi sono sottoposti ad una minima radiazione di fondo,pre- sente ovunque e derivante sia dalle MC LUGLIO-AGOSTO 2010 63 C ROMOSOMI : aspetto assunto dalla cromatina, costituita da DNA e proteine dette istoni, durante la replicazione cellu- lare. I cromosomi si trovano in numero caratteristico e co- stante per ciascuna specie, sono presenti in coppie in ogni cellula somatica (mentre il loro numero è dimezzato nelle cellule germinali) ed hanno aspetti diversi, a seconda della coppia cromosomica, a cui appartengono. Generalmente il loro aspetto è ad X o a V. Il punto d’unione delle due brac- cia, di cui ogni cromosoma è formato, è detto centromero ed ha la funzione di permettere l’ancoraggio delle fibre del fuso mitotico, che trascinano nelle cellule figlie in neofor- mazione i cromatidi fratelli, originatisi dalla duplicazione dei cromosomi, la quale avviene all’inizio della divisione cellulare. Per effetto delle radiazioni, i cromosomi si pos- sono rompere in più punti e riaggiustarsi in modo scor- retto. Può seguire perciò la formazione di cromosomi di- centrici, cioè con due centromeri, che non permettono una corretta divisione delle due cellule figlie, dando spesso ori- gine ad un corredo cromosomico aneuploide (con cromo- somi in più o in meno, rispetto al numero tipico della spe- cie), che porta spesso ad aborti spontanei, oppure a mo- struosità cellulari, come si possono trovare nei tumori. D NA : acido desossiribonucleico. È la base del genoma, cioè contiene tutte le informazioni relative ad un organismo vi- vente. È localizzato prevalentemente nel nucleo cellulare ed, in piccolissima quantità, nei mitocondri. E MOCONCENTRAZIONE : riduzione del plasma con aumento della viscosità sanguigna. E NZIMI : proteine, che hanno il compito di accelerare una rea- zione chimica, diminuendo il livello di energia di attiva- zione dei reagenti. I ONIZZAZIONE : processo di liberazione di un elettrone dall’or- bitale più esterno di un atomo, colpito da una radiazione io- nizzante. Si forma, in tal modo, una coppia di ioni, cioè l’e- lettrone negativo liberato e lo ione positivo residuo, deri- vante dall’atomo privato di un elettrone e perciò con un nu- mero di protoni, nel nucleo, superiore a quello degli elet- troni orbitanti. M E V: 1 megaelettronvolt = 10 6 elettronvolt (eV). 1 eV è la quantità di energia acquisita da una particella di carica e (= 1,6x10 -19 C), accelerata da una differenza di potenziale di 1 volt. M ITOSI : divisione cellulare conservativa del numero cromo- somico della specie, tipica delle cellule somatiche (patrimo- nio cromosomico diploide). Nelle cellule delle linee germi- nali si svolge invece la meiosi, che presenta le stesse fasi della mitosi, tranne quella iniziale di raddoppio del DNA, in modo da portare al dimezzamento del numero dei cromo- somi nelle cellule figlie (patrimonio aploide), che in questo caso sono ovociti e spermatozoi. N UCLEONI : protoni con carica positiva e neutroni privi di ca- rica. Sono particelle di uguale massa, entrambe presenti nel nucleo atomico. O RBITALE : regione dello spazio, caratterizzata da un preciso livello energetico (quanto di energia), attorno al nucleo atomico, in cui si ha la massima probabilità di trovare un elettrone. S QUILIBRIO IDRO - ELETTROLITICO : perdita di acqua e di sali mine- rali plasmatici, a seguito di ripetuti episodi di diarrea. U NITÀ DI MISURA DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI : 1 becquerel (Bq) = 1 disintegrazione/secondo e 1 Curie (Ci) = 37 miliardi di Bq, sono unità di misura di radioattività; 1 rad = assorbimento di 100 erg/g, è l’unità di dose assorbita di radiazioni ioniz- zanti; rem (rad equivalente uomo) è un’unità di dose assor- bita di radiazioni ionizzanti nella sostanza biologica, che tiene conto dell’efficacia biologica relativa della radiazione in esame. Per le radiazioni gamma ed X, il rad ed il rem si equivalgono; roentgen (R) è l’unità di esposizione alle ra- diazioni X o gamma, tale che gli elettroni secondari asso- ciati per chilogrammo d’aria, alla pressione atmosferica ed a 0°C, trasportano 2,58x10 -4 coulomb di elettricità; 1 sievert = 100 rad. R. Topino/R.Novara Glossario essenziale

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