Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2010

B uenosAires. L’appuntamento è negli uffici del Congresso, in Calle Riobamba.Alle pareti un grande poster delle Abuelas de Plaza deMayo (Nonne di Piazza di Maggio). «Non insistere troppo sulla sua storia personale. Per Victoria sono sempre ricordi molto dolorosi»,mi racco- manda Luis Vivori, assistente con a- scendenze italiane. Victoria nasce nel 1977 alla Esma ( cfr.articolo pagg.20-21) , una struttu- ra della marina militare trasformata in un centro di detenzione clandesti- no dalla dittatura che dal 1976 go- verna l’Argentina. Subito dopo esse- re partorita, la piccola viene sottratta alla madre e affidata ad una famiglia di militari, che la chiamano Analía. Trascorrono 27 anni.Nel luglio 2003 due organizzazioni per i diritti uma- ni, Hijos e Abuelas de Plaza deMayo , contattano Analía per comunicarle la possibilità che lei sia figlia di desapa- recidos . L’8 ottobre del 2004 le analisi del Dna dimostrano che Analía è in realtà figlia di Maria Hilda Pérez e di José Maria Donda, entrambi desapa- recidos della Esma.Analía diventa la nipote recuperata n. 78.Dopo questa sua seconda nascita,Analía assume il nome di Victoria, quello scelto dalla sua vera madre.Dal 19 dicembre 2007 Victoria Donda Pérez siede nel parlamento argentino.Con il peso della sua storia personale,ma anche con la forza e l’orgoglio di poter lot- tare da dentro il palazzo affinché i 30.000 desaparecidos della dittatura possano trovare verità e giustizia. Capelli lunghi e neri, volto giovane e sorridente, atteggiamento sempli- ce e disponibile,Victoria stringe tra le mani un grosso porongo (1) in legno con il suo mate . Donna, giovane, deputata: come ci si trova in queste vesti,Victoria? «È un po’ complicato.Anche se io sono preparata provenendo da una lunga militanza di base: fronte giova- nile, barrio, università... E poi c’è stata l’esperienza politica ad Avellaneda, MC LUGLIO-AGOSTO 2010 17 A R G E N T I N A Ritratti argentini 1/ Incontro conVictoria Donda La «nipote recuperata n. 78» non ha cavalcato la notorietà piovutale addosso dopo la scoperta di essere una vittima della dittatura.Victoria era una militante combattiva e preparata anche prima di conoscere la verità sulla sua nascita e sulla sua famiglia. Il posto di deputato - è la più giovane parlamentare argentina mai eletta - è stato guadagnato sul campo. Mentre il suo ruolo di testimone privilegiato dei diritti umani è stato pagato sulla propria pelle. «NON CHIAMATEMI NENA » di Paolo Moiola Un momento dell’intervista.

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