Missioni Consolata - Luglio/Agosto 2010
MISSIONI CONSOLATA farlo seccare al sole e rammendan- do le reti. Dalla strada non li avevo proprio visti, nascosti com’erano da bassi muretti a secco ben mimetiz- zati nell’abbondante pietrame.Vi hanno ricavato delle nicchie per ri- pararsi dal vento incessante e po- ter accendere il fuoco con pochi sterpi e sterco d’asino. La pesca non è stata particolarmente ab- bondante, ma ce n’è abbastanza per vivere e anche per il grossista di Loyangallani, che rivenderà il tutto a Nairobi facendoci lauti gua- dagni. Sulla battigia le pietre sono di un bianco intenso, come se qualcuno avesse dipinto con la calce una lun- ga striscia bianca per separare l’ac- qua dalla terra. Continuo il viaggio dando un pas- saggio ad uno dei pescatori con il suo fascio di pesce secco. Per fortu- na i finestrini sono aperti! Loyangallani Mezzogiorno è passato da un po’ quando la scarpata si addolcisce e finalmente si apre sulla piana di Loyangallani.Di fronte a me c’è una distesa di quelle che, a prima vista, sembrano grandi cestoni di vimini capovolti,ma in realtà sono capan- ne turkana; sullo sfondo una striscia verde di palme da cui emergono tetti di lastre zincate, e, a sinistra, l’inconfondibile torre di un ripetito- re telefonico accanto ad un genera- tore eolico. A Loyangallani non solo c’è il telefono tradizionale,ma c’è anche il telefonino, il che vuol dire comunicazione accessibile a tutti, più internet e anche mpesa (m-pesa = soldi via telefoniamobile, un’inven- zione tutta keniana che permette il facile e immediato trasferimento di piccole somme di denaro ).Vi garanti- sco che viaggiare soli da quelle par- ti sapendo di poter contare sul cel- lulare è un bel sollievo! Loyangallani , 250 km a nord di Maralal, è il centro abitato più im- portante sulla riva est del lago Turkana. I missionari della Consola- ta vi arrivarono nel 1965 da Baragoi e la missione fu aperta ufficialmen- Una comunità isolata dal mondo, tentata dal tribalismo e provata dalla povertà, in un ambiente particolarmente ostile e duro, ma benedetto dalla presenza di un lago generoso di pesci, trova la sua unità e compattezza nella celebrazione della festa della Madonna Consolata, madre di tutti. LAGOTURKANA: è il più grande lago alcalino del mondo e il più grande lago perma- nente del deserto. Essendo un baci- no chiuso, tutta l’acqua che riceve dai suoi tre immissari, il principale dei quali è il fiume Omo dall’Etiopia, evapora a causa delle alte tempera- ture. Il futuro del lago è a rischio a causa delle dighe che l’Etiopia sta costruendo proprio sul fiume Omo. Il lago è molto pescoso e famoso anche per il numero dei suoi cocco- drilli. Il deposito alcalino bianco che si nota sulle sponde non è né calce né sale,ma il risultato di una me- scolanza di soda caustica, soda di potassio, carbonato di calcio e i- drossido di magnesio.Di per sé l’ac- qua è potabile,ma certamente non appetibile! Eppure la gente la usa quotidianamente.
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