Missioni Consolata - Maggio/Giugno 2010

MISSIONI CONSOLATA vano le proprie e interiorizzavano quelle locali. Un grande contributo venne dato alla trasformazione della città, anche in ambito architettonico: i muratori i- taliani introdussero a San Paolo nuo- ve tecniche di costruzione,basate sull’uso di mattoni di terra cotta.Gli architetti traevano ispirazione dagli stili neoclassici riproducendo faccia- te e linee europee. Nel settore industriale, i nostri im- migrati erano impiegati come ope- rai (e inmolti casi furono all’origine di organizzazioni sindacali),ma non mancavano neanche gli imprendito- ri. L’industria di San Paolo diede la- voro a meccanici, stagnini, calzolai, e altra manodopera specialistica. Le a- ziende tessili utilizzavano donne e bambini,poiché venivano pagati con salari più bassi.Artigiani - mobi- lieri, grafici, fabbri, falegnami, stam- patori, ecc. - montavano le officine nei capannoni dei cortili, avvalendo- si del lavoro familiare. Nell’interno dello Stato di San Pao- lo, essi introdussero le fabbriche di fertilizzanti per i campi,di colle, se- tacci, e i pastifici.A San Paolo, la pri- ma fabbrica di tessuti fu fondata da un italiano. «Altri combinarono l’import-ex- port alla fabbricazione di prodotti manufatti brasiliani.Qualche im- prenditore ha costruito dei veri e propri imperi.Come,per esempio, il caso di FrancescoMatarrazzo, che i- niziò importando generi alimentari di Rodolfo Crespi che arrivò a San Paolo come agente commerciale di una compagnia di Milano, e di Egi- dio Gamba, e i fratelli Pugliese-Car- bone che importarono farine e altri prodotti. Scarpa aveva una fabbrica di“sgranatura del cotone”emanifat- tura di tessuti. Siciliano aveva una fonderia» (5). A fianco delle imprese industriali e commerciali,delle scuole italiane, delle numerose associazioni cultura- li e sportive, i nostri connazionali fondarono anchemolte testate gior- nalistiche - giornali e riviste - in lin- gua italiana. Nel 1907, a San Paolo c’erano cin- que quotidiani: Fanfulla, LaTribuna I- taliana, Il Secolo,Avanti, e Corrieri d’I- talia . Il più letto era Fanfulla , che nel 1893 tirava 15mila copie.Una cifra molto alta, se pensiamo che il paoli- stano OEstado de San Paulo ne pub- blicava 20mila. Importante fu anche il contributo alla nascita della cinematografia bra- siliana, a fine‘800. M olto presente in Brasile era, ed è tuttora, la cucina italia- na, che affianca quelle di mezzomondo, in una mescolanza di gusti e ricette «tipicamente brasilia- na». «È impossibile immaginare la San Paolo di oggi senza il sapore delle o- sterie dei borghi del Bràs e di Bixiga, senza le feste di“Nostra Signora di A- chiropita” e di San Gennaro, senza le MC MAGGIO-GIUGNO 2010 65 Due immagini scattate subito dopo l’arrivo in Brasile: gli immigrati veni- vano visitati, lavati, disinfettati.

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