Missioni Consolata - Maggio/Giugno 2010
MISSIONI CONSOLATA Davanti ad un simile esodo,non si può dire semplicistica- mente che il mito del Norte, del sogno americano, attrae sempre.No, la realtà ha ben poco di poetico.Lamaggioran- za della gente emigra perché non ha un lavoro e non ha un futuro. Perché, se in Messico fosse garantita a tutti un’esi- stenzadignitosa,lepersonenon lascerebbero il propriopae- se, con il rischio concreto di andare incontro a pericoli, de- lusioni e umiliazioni. «Perché - ha detto Daniel Stein, presi- dentedell’organizzazione statunitenseantimmigrati Fair (4) - dovremmo sussidiare gente con coefficienti intellettuali bassi,persone che a loro volta potranno generare tanti figli quanti sarà loro possibile?». PaoloMoiola N OTE : (1) È il nome, in lingua spagnola,della polizia di frontiera sta- tunitense, la border patrol . (2) Si legga:PaoloMoiola, Tempi duri per Cecilio ,suAmanecer, gennaio1997.Sul drammadell’emigrazione illegaledalMes- sicoagli StatiUniti,si leggaanche:PaoloMoiola, Chiudogli oc- chi di fronte alla legge? , MC, febbraio 1989; Paolo Moiola, La cortina di tortillas ,MC,maggio 1992. (3)Perusare laterminologiadel PewHispanicCenter:«nation’s foreign-born population». (4) Il sito di Fair - Federation for American Immigration Reform - :www.fairus.org .
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