Missioni Consolata - Maggio/Giugno 2010

MC MAGGIO-GIUGNO 2010 3 O ggi, nel momento in cui questo editoriale viene impaginato, siamo coscienti che il numero di aprile vi sarà senz’altro arrivato in ritardo, sempre che siate riusciti a riceverlo e leggerlo. Inoltre, come potete vedere, siamo stati costretti ad unificare i numeri di maggio e giugno. La ragione di questadecisione èmolto semplice. Abbiamo infatti dovuto ritardare la spedizione in attesa che si chiariscano gli scenari provocati da una decisione del Governo in cui, letteralmente dall’oggi al domani, si aboliscono le tariffe agevolate per le spedizioni di prodotti editoriali . Oltre al danno, enorme, la beffa: il provvedimento è stato preso attraverso il decreto inter- ministeriale del 30 marzo 2010 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75, soltanto il giorno successivo. Oggi, spedire le nostre due riviste, Missioni Consolata ed Amico , costerebbe al nostro edito- re, Missioni Consolata Onlus , ente no profit impegnato anche in attività di cooperazione allo sviluppo (si veda www.missioniconsolataonlus.it ) , il 450% in più rispetto alle attuali condi- zioni. Sono centinaia le organizzazioni a scopo benefico e senza fine di lucro che, come la nostra, sono state penalizzate da una decisione che, oltretutto, danneggia in modo signifi- cativo la libera imprenditoria editoriale. Non può rimanere soltanto la televisione l’unico veicolo di informazione nel nostro paese. C i dispiace enormemente. Avremmo infatti voluto giungere tempestivamente nelle vostre caseper chiedervi, comeogni anno facciamo inquestoperiodo, di destinare il 5x1000 del- l’imposta sul reddito delle persone fisiche a Missioni Consolata Onlus (informazioni sul retro di copertina). Purtroppo - come ricordava anche il comunicato F ESMI , la federazio- ne che unisce e rappresenta le testate missionarie che si pubblicano oggi in Italia – tale decreto va a colpire al cuore l’attività di raccolta fondi che, accanto alla sensibilizzazione missionaria, molte testate svolgono per conto dei loro editori, in molti casi istituti religiosi. Ci dispiace parlare di soldi in un periodo in cui, siamo coscienti, molte famiglie sperimen- tano sulla loro pelle il peso della crisi economica, il tasso di disoccupazione è elevato e i nostri giovani faticano a trovare lavoro. Allo stesso tempo, vi chiediamo di appoggiarci con- cretamente attraverso la destinazione del 5x1000, un gesto per voi economicamente non oneroso, ma efficace per offrire un sostegno alla nostra e vostra rivista. Certamente, un aumento così sproporzionato dei costi di spedizione metterebbe in gioco l’esistenza stessa di molte testate, con grande perdita per una pluralità dell’informazione che, finora, siamo sempre riusciti a garantire. A l momento presente non siamo in grado di stabilire che cosa succederà domani. Nella migliore delle ipotesi quando leggerete questo editoriale l’emergenza sarà già rientrata. Rimane comunque la spada di Damocle con cui ogni giornosiamocostretti aconvivere e che non ci dà garanzie sufficienti a svolgere con serenità il nostro lavoro al servizio dellamissione. A i lettori U GO P OZZOLI CI HANNO fatto il «pacco»

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