Missioni Consolata - Maggio/Giugno 2010

18 MC MAGGIO-GIUGNO 2010 POLONIA C’ è un proverbio polacco che tradotto dice pressa- poco così: «A S. Gregorio (festa che cade il 12 marzo) l’inverno se ne va... al mare», cioè... finisce. Nonostante questa festa sia passata da tempo, sembra che quest’anno l’inverno non voglia rispettare la tradi- zione: continua a fare freddo e talvolta a nevicare. Tuttavia il nostro inserimento in Polonia continua e pro- cede bene, dopo quasi due anni dall’arrivo dei Missionari della Consolata in questo paese. Il corso di lingua si avvicina alla conclusione e sono sempre di più le famiglie e i giovani che stiamo conoscendo, qui in Varsavia come in varie altre parti del paese. Iniziamo a scorgere i futuri campi di lavoro e di apostolato che ci vedranno impegnati nella nostra attività missionaria. Sono vari. Da una parte c’è l’animazione missionaria «classica», svolta nelle parrocchie, nelle scuole e nei gruppi missionari. Abbiamo già ricevuto molti inviti e capiamo che qui il lavoro è enorme perché, se in Polonia non mancano certo i sacerdoti (diocesani soprattutto), sono percentualmente pochi i missionari presenti che sensibilizzano e annunciano la missione tra i fedeli. Ci sono anche altre realtà interessanti da scoprire e in cui poter lavorare. Anche qui i problemi sociali non man- cano: stipendi molto bassi; una certa povertà nelle cam- pagne, soprattutto ad Est del paese, la piaga dell’alcoli- smo che è molto diffusa... Attualmente siamo ancora nella prima fase della mis- sione, quella dell’inserimento. In un breve futuro sce- glieremo la diocesi in cui lavorare e dove aprire magari un bel centro di animazione e spiritualità missionaria dove poter proporre le nostre iniziative e al tempo stesso servire le parrocchie. Condividiamo con voi la gioia di festeggiare fra poco tempo un nuovo Beato polacco. Il 6 giugno sarà beatifi- cato qui a Varsavia il sacerdote Jerzyj Popiełuszko, per molti anni «cappellano» del movimento Solidarno ść , fondato da LechWałesa, protagonista della lotta che, nel 1989, ha portato la Polonia sulla strada della democra- zia dando fine al regime comunista che la governava dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Popiełuszko morì martire a soli 37 anni per il suo lavoro in difesa dei diritti del popolo a cui apparteneva. Le Messe che cele- brava nelle fabbriche e le coraggiose omelie lo avevano reso un personaggio scomodo e per questo venne più volte fermato e minacciato dalla polizia segreta. Solo l’omicidio potè fermare l’azione di questo coraggioso sacerdote. Siamo in clima di anniversari. Lo scorso anno abbiamo festeggiato un anniversario importante: 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino e delle straordinarie conse- guenze che questo fatto ebbe sui paesi di oltre cortina.. Ma proprio in questi giorni ne stiamo celebrando un al- tro molto diverso: 200 anni fa nasceva nei pressi di Varsavia uno dei più grandi musicisti e compositori del secolo: Fredrik Chopin. Anche se trascorse gran parte della sua vita in Francia (vi emigrò per problemi di sa- lute) spese i primi vent’anni della sua vita in Polonia, paese natale a cui fu sempre legato con affetto. Ancora in vita aveva espresso il desiderio che il suo cuore ripo- sasse in patria. Oggi il suo cuore è custodito nella chiesa della S. Croce a Varsavia. Sono molti i concerti che cele- brano la nascita del musicista e molti i musicisti che da tutto il mondo vengono qui per esibirsi. Alcuni di questi, dal Giappone, hanno deciso di trasferirsi qui in Polonia e imparare il polacco per accedere alle fonti e ai docu- menti lasciati da Chopin. Un giorno trovandoci nel cen- tro città, aspettando un autobus, eravamo soli e ascolta- vamo della musica classica. Ci siamo guardati attorno ma non abbiamo trovato nessuno che suo- nasse o nessun altoparlante... Soltanto giorni dopo, grazie al telegiornale, ab- biamo scoperto che questa era una delle iniziative previste per le celebrazioni del musicista: trasmetterne la musica in al- cune fermate degli autobus. Un piccolo particolare, di quelli che ogni giorni ci fanno guardare a questo paese con spi- rito di novità, cercando di imparare ed apprezzare ciò che di diverso ci si para dinnanzi. In fondo, stiamo compiendo i primi passi in questa nuova missione dei Missionari della Consolata in Polonia, convinti che il Signore anche in questo paese vuole continuare la Sua missione. Sylvanus, Luca, Ashenafi Missionari della Consolata in Polonia CI SIAMO ANCHE NOI Dal 2008 una piccola comunità di Missionari della Consolata vive e studia in Polonia, cercando di capire quale sarà il campo di azione missionaria che li attende.

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=