Missioni Consolata - Maggio/Giugno 2010
MISSIONI CONSOLATA MC MAGGIO-GIUGNO 2010 15 alla messa delle nove e quelli dell’E- st alle undici, senza incontrarsi. La li- nea della divisione marcata dalla strada passa non solo sul territorio, ma dentro la comunità e nel cuore dei cristiani, causando una sofferen- za enorme nei missionari che tanto hanno investito, per anni, per pro- muovere l’unica famiglia che è la chiesa, dove tutti sono ugualmente figli di Dio, senza distinzione di et- nia, tribù, lingua e nazione. La processione attraversa lenta- mente tutto il villaggio, passando tra le viuzze strette serrate tra botteghe e bancarelle che offrono quasi tutte le stesse cose.Gente curiosa zittisce al passaggio, altri si accodano come ad una festa.Tre volte ci si ferma in punti strategici per adorare e prega- re insieme.Giù, ginocchia nella pol- vere, sotto il sole cocente, si invoca pace e riconciliazione. Poi ancora a- vanti, cantando e pregando. Invece dell’incenso nuvole di polvere si al- zano dai piedi (nudi) della folla oran- te. L’arrivo è alla chiesetta della mi- sericordia ( huruma ), nonmolto lon- tano dal campo dei Turkana. Là il diacono dà la benedizione finale, tra il giubilo di una folla dove le donne sono la maggioranza: donne e ma- dri Turkana e donne e madri Sambu- ru. Donne e madri, perché sono loro a portare il pesomaggiore di una si- tuazione di guerra. Un anno dopo Dal maggio dell’anno scorso ad oggi non ci sono più stati gravi scontri tra le due comunità, forse an- che perché la siccità era talmente grave che ciascuno doveva prima pensare a sopravvivere.Grazie a Dio, da marzo di quest’anno ha ripreso a piovere.Non che questo abbia gio- vato alla strada, ridotta anche peg- gio di prima,ma almeno con l’erba fresca e abbondante il bestiame ha da mangiare e la gente ha di nuovo latte e carne. Nello stesso tempo le iniziative di pace continuano coinvolgendo tut- ti i gruppi della missione, uomini e donne, giovani e bambini, piccole comunità cristiane e comitato per la giustizia e la pace. A livello diocesa- no si moltiplicano i corsi di forma- zione alla pace per ogni categoria e il vescovo,mons.Virgilio Pante, con- tinua ad essere un instancabile tes- sitore di dialogo… la speranza è grande. «Mungu yuko!» ama ripete- re la gente nelle situazioni più diffi- cili. «Dio c’è!», un’invocazione e una certezza. In Lui prevarrà la pace. ■ Processione del Corpus Domini: donne Samburu e Turkana unite in preghiera (sopra) e momento di sosta e preghiera nelle viuzze del villaggio (a sinistra).
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