Missioni Consolata - Maggio/Giugno 2010
KENYA 14 MC MAGGIO-GIUGNO 2010 agli altri .Al campo ci sono soprattut- to le donne e i bambini, bravi a so- pravvivere, ad arrangiarsi, ad accon- tentarsi delle briciole degli aiuti go- vernativi o di qualche organizzazione. La processione attraversa la strada In questa realtà, il giorno dopo, domenica 14 giugno, celebriamo la festa del Corpus Domini. Il parroco, padre Fiorenzo, che è rimasto da so- lo perché il suo vice è in vacanza in Italia,mi prende alla sprovvista e va a celebrare la festa in una grossa cappella a diversi chilometri di di- stanza. Allora, posata la macchina fotografica, presiedo la messa su quell’altareche è un unico grande blocco di quarzo bianco, così pesan- te che a suo tempo spaccò tutte le balestre della Land Rover del com- merciante musulmano che si era of- ferto di trasportarla gratuitamente. Nella predica parlo dell’eucaristia che è cibo di unità, del sangue (quello di Gesù) che «è più spesso dell’acqua», e insisto sulla riconcilia- zione che, ricevuta gratuitamente da Dio, va condivisa e vissuta nel perdono. Il diacono Raphael guida poi la processione, che partendo dalla chiesa parrocchiale, situata ad Est della strada, attraversa tutto il paese per arrivare nel cuore della zona Ovest, dall’area dei Samburu a quella dei Turkana. La processione, attraversando quella strada, simbo- lica barriera di divisione, diventa co- sì un segno di riconciliazione, di in- contro e dialogo per una comunità- famiglia divisa. Le tensioni tribali hanno causato gravi danni anche alla comunità cri- stiana, che si trova divisa di fatto, con i cristiani dell’Ovest che vanno Campo di Soito Engiron: donne Turkana sullo sfondo della collina di Baragoi con la chiesa; attingendo ac- qua in buche scavate nel letto del lagga ( sinistra e sotto ).
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