Missioni Consolata - Aprile 2010

mente, la povertà si è drasticamente ridotta - dal 45%dei tempi della dit- tatura al 10% attuale, Santiago è la capitale commerciale del Sudameri- ca e le suemultinazionali investono in tutto il continente; le esportazioni di materie prime e prodotti agricoli di qualità, a partire dal vino, conti- 58 MC APRILE 2010 CILE tidos por laDemocracia » la coalizio- ne delle forze di centro-sinistra, han- no cambiatomolto questo paese. E questomalgrado i limiti fissati da una costituzione imposta dallo stes- so Pinochet, che prevede un sistema elettorale binominale unico al mon- do, studiato apposta per impedire cambiamenti sostanziali, equilibran- do nel parlamento destra e sinistra. La Concertación e i difetti del miracolo cileno In questi vent’anni il tenore di vita medio dei cileni è cresciuto enorme- Dall’arrivo nel 1540 alla separazione tra chiesa e stato, sancito dalla costituzione del 1925. Fino ai controversi anni della dittatura. L a presenza cattolica in Cile risale al 1540, quando i primi spagnoli arrivarono in quel territorio. L'influen- za della chiesa sulla cultura e l'educazione fu impor- tantissima: i domenicani fondarono la scuola che divenne la prima università del paese. A questa si aggiunse una se- conda università, fondata dai gesuiti, fino all'espulsione di questi ultimi da tutti i domini spagnoli nel 1767. Con l'ini- zio del processo di indipendenza, il monopolio della chie- sa sulla cultura iniziò a declinare, anche a seguito della fondazione dell' Universidad de Chile , laica, e delle leggi che riformarono lo stato separandolo dal controllo della chiesa. Nel 1888 venne fondata la Pontificia Universidad Católica de Chile , una tra le più prestigiose in America Lati- na. C HIESA , POLITICA E POLEMICHE Il rapporto tra chiesa e potere in Cile è stato molto contro- verso. Se nel primo governo il vescovo di Santiago era vi- ce-presidente e la religione cattolica fu riconosciuta per lungo tempo come quella ufficiale dello stato, con la costi- tuzione del 1925 si giunse ad una separazione tra le due i- stituzioni. Durante la dittatura di Pinochet, che si dichiara- va cattolico e riceveva normalmente la comunione, la chie- sa ebbe un atteggiamento contraddittorio.Mentre molti sacerdoti furono uccisi o vittime di torture, e l'arcivescovo di Santiago Raúl Silva Henríquez lottava instancabilmente contro il regime e le violazioni dei diritti umani, soprattut- to attraverso laVicaria de la Solidaridad che si trasformò in un rifugio per le vittime della persecuzione, fino a quando nel 1983 lasciò l'incarico per disaccordi con il pa- pa, il nunzio apostolico in Cile, Angelo Sodano, pareva es- sere molto meno schierato contro la dittatura tanto da ve- nir considerato da molti gruppi progressisti intimo amico del dittatore. Se la capacità diplomatica del nunzio gli per- mise di giocare un ruolo forse decisivo nella mediazione della crisi tra Cile e Argentina sulla sovranità del Canale di Beagle, che rischiava di sfociare in una guerra, fu soprat- tutto grazie a Sodano che papa Giovanni Paolo II visitò il Cile nel 1987, uno dei momenti più controversi del suo pontificato. Ancora oggi i cileni che si opposero al regime non possono dimenticare l'immagine del papa benedi- cente affacciato al balcone della Moneda al fianco del dit- tatore, né la speciale benedizione apostolica inviatagli al- cuni anni dopo in occasione delle sue nozze d'oro, accom- pagnata da una lettera dell'allora cardinale di stato Sodano che concludeva esprimendo alla famiglia la sua «più alta e distinta considerazione». E l'intervento del Vati- cano nei confronti del governo britannico al momento dell'arresto di Pinochet avvenuto a Londra nel 2000 per convincerlo a non concederne l'estradizione in Spagna dove doveva essere giudicato,ma in Cile dove godeva del- l'immunità da senatore a vita, fu forse decisivo: a questo proposito non si può dimenticare la durissima lettera a- perta delle Madres de Plaza de Mayo che terminava con un «non perdonare, Signore, Giovanni Paolo II» per aver so- stenuto un genocida e assassino. L’ ATTIVITÀ SOCIALE Come ci è sembrato giusto e giornalisticamente onesto non occultare la storia e le polemiche, è altrettanto giusto parlare dell’attività sociale della chiesa cilena. La santifi- cazione del padre gesuita Alberto Hurtado, fondatore del- l' Hogar de Cristo , ha fatto conoscere nel mondo l'impor- tanza delle attività sociali della chiesa cattolica in Cile. L'attenzione verso i poveri, soprattutto bambini e anziani, supplisce alle carenze di uno stato sociale efficiente,ma che non riesce ancora a farsi carico di tutti i problemi della società. Interessante in particolare l'attività dei volontari di Un techo para Chile (Un tetto per il Cile), che dal 1997 co- struiscono abitazioni per le famiglie in condizioni più di- sagiate. Altre istituzioni importanti sono María Ayuda e la Fundación Las Rosas . C.M.Lara Meneses e L.Robino La chiesa cattolica in Cile Una chiesa (in legno) dell’Isola di Chiloé. L’Unesco ha dichiarato Patrimonio dell’umanità le chiese di Chiloé.

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