Missioni Consolata - Aprile 2010

MISSONI CONSOLATA preparazione del referendum, con- tinuando le azioni militari e affer- mando l’obbligatorietà di includere tra i votanti i coloni marocchini. Così la consultazione viene rimandata e ancora oggi, a distanza di 19 anni, nulla è accaduto. L’annessione del Sahara Occidentale da parte del Marocco continua a non essere ri- conosciuta dalle Nazioni Unite. Organizzare da zero Ci sono profughi e profughi: quel- li che aspettano, quelli che sognano e a poco a poco si deprimono, quelli che si arrabbiano col mondo, quelli che perdono la propria identità e provano a ritrovarsi in un’altra,… Poi ci sono i saharawi che, no- nostante sia passato così tanto tempo - ben 35 anni di esilio nel deserto di Tindouf -, non smettono di impegnarsi e lot- tare per riavere ciò che spetta loro di diritto. Il Fronte Polisario ha accettato tutte le risoluzioni Onu, il cessate il fuoco e la libera- zione dei prigionieri,ma la vita del suo popolo si svolge comunque an- cora in estrema povertà, sollevata solo dagli aiuti dell’ACNHUR e di molte associazioni europee (anche italiane) che li sostengono. I saha- rawi si sono rimboccati le maniche, costruendo una comunità organiz- zata secondo principi collettivistici e solidaristici che sono un esempio per tutti noi: gli insegnanti, gli infer- mieri, i medici, ... tutti i ruoli sociali e politici sono volontari, non stipen- diati. Visitiamo le scuole, dall’infanzia alle superiori. È il giorno degli esami per gli allievi della primaria e per i più grandi: serietà assoluta, banchi separati, insegnanti in guardia. Poi suona l’intervallo, spuntano sorrisi e presentazioni nel cortile polveroso dove i più piccoli corrono e gioca- no, divorando pane e marmellata proprio come in tutti i paesi del mondo.Nonostante le condizioni precarie, nonostante il tetto dell’asi- lo sia mezzo sfondato e non ci siano libri per tutti e la polvere intasi i Il deserto del Sahara Occidentale. siccia colonizzazione:molte fami- glie marocchine sono invitate a tra- sferirsi in queste zone in cambio di agevolazioni sociali e fiscali; i saha- rawi iniziano a denunciare la pulizia etnica del loro popolo da parte de- gli invasori. Fuori dal muro la guerra continua.Nel 1991 l’Onu riesce ad imporre il cessate il fuoco e l’orga- nizzazione di un referendum per l’autodeterminazione del popolo saharawi. Ancora una volta però il Marocco boicotta in ogni modo la

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