Missioni Consolata - Aprile 2010
S ono le tre di notte quando la jeep si ferma nel deserto algeri- no. Non vedo nulla, i fari illumi- ano a stento alcune corde che fun- ono da tiranti di una tenda. Scen- amo confusi, storditi dal viaggio e guardiamo attorno senza orien- rci. Alì ci informa che siamo arriva- a Aaiuni, a sud di Tindouf, precisa- ente nella sua «casa», in cui sare- o ospitati. Scarichiamo le nostre aligie nella polvere che si alza in- rno, mentre qualcuno grida: «Ave- te visto il cielo?» e tutti col naso in su, senza parole. Il cielo stellato più bello del mondo! Tratte- niamo il respiro,mai visto una tale bellezza … Entrare in un altro mondo Senza rendercene pienamente conto, ci troviamo in un altro mon- do, in un campo profughi del popo- lo saharawi, in Algeria, al confine con la Mauritania e il Sahara Occi- dentale, lo Stato che non c’è, pur se tratteggiato su tutti gli atlanti.Mi chiedevo da ragazzina, quando do- vevo studiare l’Africa, cosa volesse- ro dire quelle righe diagonali che coloravano la cartina geografica e ricordo che un’insegnante mi aveva parlato di contese nel definire a quale Stato spettasse di diritto la terra a sud del Marocco.Ora, insie- me ad altri 15 compagni di ventura della delegazione italiana di Re.Co.Sol.,mi trovo a due passi da quella mappa, una delle terre più a- mate, sognate, desiderate, impossi- bili…un mondo sconosciuto ai più, SAHARA OCCIDENTALE di Grazia Liprandi SAHARAWI: IL POPOLO DIMENTICATO Viaggio in una nazione che «non c’è» Una delegazione italiana della Rete Comuni Solidali (Re.Co.Sol.) visita i campi profughi per osservare, ascoltare, capire e ... non permetterci di dimenticare.
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