Missioni Consolata - Aprile 2010
AUSTRALIA 48 MC APRILE 2010 possa capire chi sono. Il loro road train ha dei problemi e dovranno passare qui la notte. La mamma la- vora in una station col marito e si occupa anche del trasporto del be- stiame, guidando il gigantesco ca- mion. La bimba la segue ovunque e per la scuola si collegano via radio tutte le sere, per seguire le lezioni. All’alba sono svegliata dalla par- tenza dei giganti delle strade au- straliane, con i paracanguri e le pre- se d’aria lucidi di cromature, che portano tre o quattro vagoni e pos- sono essere lunghi più di 40 metri. Overlander Road-house Siamo diretti a Shark Bay e dob- biamo fermarci prima dell’imbruni- re, quando i canguri che escono dal bush e attraversano la strada. Il Nan- ga Caravan Park è un luogo bellissi- mo, ma la struttura è fatiscente. «La padrona è una ricca cinese di Singa- pore che lascia le sue proprietà nel- l’abbandono e si fa vedere due vol- te l’anno per ritirare i soldi»,mi spie- ga Daniel, che fa parte del personale, scarso e mal pagato. La cucina del campeggio è in disordi- ne, sporca. Chiedo a Daniel se vuol cenare con noi stasera, cucinerò il pesce che ha pescato e lui mi pro- mette di riordinare. Sarà una bella serata, con ottima pasta australiana di grano duro condita con sugo di pesce. Il vino lo abbiamo finalmente trovato allo spaccio, dopo giorni di ricerca. Conchiglie Shark Bay vuol dire natura ricchis- sima. Qui la schell beach è una spiaggia immensa fatta interamen- te di conchiglie compatte, con uno spessore di 10 metri.Nella zona ci sono le cave dove vengono estratti mattoni fatti di conchiglie, tutte u- guali, piccole e bianche.Nell’800 si costruirono così edifici,molto belli, e anche una chiesa, a Denham. Il mare chiuso nel profondo golfo di Shark Bay ha una densità e sali- nità molto alta, ed è famoso per le stomatoliti. Chiamati anche fossili viventi, rappresentano la forma di vita più antica esistente sulla terra e furono scoperti solo nel 1956. Rela- tivamente recenti, hanno solo 3.000 anni. Le stomatoliti che vediamo nella Hamelin pool , dove l’alta sali- nità impedisce a competitori e pre- datori di sopravvivere, si presentano come rocce scure, appena coperte dall’acqua del mare. Sono ancora vi- sibili i segni delle ruote dei carri che trasportavano carichi di lana al por- to. Oggi sono stati eliminati gli ani- mali introdotti dai coloni, che han- no danneggiato l’ambiente. Con il progetto Eden si cerca di reintro- durre quelli estinti e tutta la zona è protetta dall’UNESCO. Kalbarri Kalbarri è una cittadina sul mare che dà il nome al parco nazionale fa- moso per i fiori,molto strani, su piante ancora più strane: infiore- scenze grandi a pennacchio, a forma di pigna, di spazzola,ma anche fiori piccoli, bianchi e gialli, semprevivi. La percorre il fiume Murchison, che ha scavato nella roccia un canyon a forma di grande anello, prima di rag- giungere il mare. Siamo nella fascia temperata, che consente la coltiva- zione di grano, banane e uva. Alfredo è un bell’uomo, alto e snello, che con Joyce ha fatto 600 km per passare un weekend a Kal- barri. «Viviamo a Perth, città costrui- ta dagli italiani»,mi dice,mentre a- spettiamo la cena seduti insieme al- lo stesso grande tavolo di un rustico ristorante. Alfredo arrivò da Lucca nel ’51 per lavorare come muratore, spinto dalla necessità. Allora in luc- chesia si era poveri, si mangiavano castagne e si facevano le figurine del presepe, che venivano vendute in giro per l’Italia, nelle ceste di vimi- ni. Sulla spiaggia di Perth Alfredo conosce Joyce, ragazza dal nome e- sotico, ma di padre valtellinese. «Mio padre era arrivato prima della guerra, per fare il boscaiolo»,mi confida Joyce. «Morì giovane, nel ’49, per una ferita riportata sul lavo- ro. Mia madre rimase senza aiuto e per mantenere i 4 figli fu costretta a lavorare come lavandaia e domesti- ca». Ora Alfredo e Joyce si godono la pensione nella casa di Perth, con orto e giardino, dove bisogna stare attenti ai serpenti velenosi e al ra- gno rosso. Le tre figlie sono sposate, un genero è filippino, e hanno 6 ni- poti. Italiani di Australia, con storie di fatiche, lavoro e soddisfazioni. Esemplare di uno dei tanti fiori tipici e unici dell’Australia visto alla Coral Bay. Road train incontrati alla road house di Nanuturra.
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