Missioni Consolata - Aprile 2010

MISSIONI CONSOLATA Boom di adozioni In Italia arrivano ogni anno po- co meno di quattromila bambini stranieri (3.964 nel 2009) per in- serirsi in circa tremila famiglie adottive. I maggiori paesi di pro- venienza sono stabili: Russia, Ucraina, Colombia, Etiopia e Bra- «E rano passate 24 ore dal nostro arrivo a Phnom Penh capitale della Cam- bogia. Ci avevano portato in un or- fanotrofio fuori città. Non era ma- le, pulito, perfino profumato. En- triamo in una stanza e da un’altra porta arriva una donna con in brac- cio un piccolo di 14 mesi. La ma- man ci sporge il fagotto, poi ci fanno firmare alcune carte. E via, pochi minuti dopo, di ritorno ver- so la città sul taxi scassato. Il bim- bo irrigidito, impaurito, di vedere noi “visi pallidi”, di sentire noi con un odore diverso». È il racconto di un incontro tra genitori e figlio: un trauma, quasi una seconda nasci- ta, che ha dato origine a una se- conda vita. L Italia è uno dei primi paesi al mondo come numero di adozioni internazionali. Ma avere un bambino in adozione è tutt’altro che facile. E i tempi di attesa sono in media di due anni. Dal 1998 la procedura è allineata con la convenzione dell’Aja. Ma la situazione si fa più «scivolosa» in certi paesi di origine. di Marco Bello UNA STRADA IN SALITA a situazione L L’adozione, un terreno delicato A lato: bambini cambogiani. Pagina precedente: un’aula scola- stica in Etiopia. Sia la Cambogia sia l’Etiopia sono paesi d’adozione.

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