Missioni Consolata - Aprile 2010
22 MC APRILE 2010 mazonas) e a fronteggiare, al di là del grande fiume, i territori del Perù e dell’Ecuador. Il sistema politico amministrativo colombiano che considera i corsi d’acqua come criterio di divisione ter- ritoriale entra in conflitto con la logica amazzonica per la quale i fiumi uniscono, non dividono. Lungo i fiumi gli abitanti (coloni o indios che siano) stabiliscono rap- porti sociali, economici, culturali e ludici. Al di là delle divisioni sociopolitiche e dei limiti internazionali, dipar- timentali e municipali legalmente stabiliti, gli abitanti di questa regione si orientano verso quei conglomerati umani che offrono risposte alle loro necessità basilari come salute, comunicazione, educazione.... Per questa logica, da Puerto Leguízamo, La Tagua e Puerto Ospina si attendono le persone (coloni e indios), che apparten- gono a differenti paesi (Ecuador, Perù), differenti dipar- timenti (Caquetá, Putumayo, Amazonas) e giurisdizioni ecclesiastiche (Diocesi di Mocoa – Sibundoy, Vicariato Fiumi e frontiere Tutte le volte che padre Eduardo lascia la parrocchia per andare a visitare una delle piccole comunità a lui affidate, sparse per l’immenso territorio che circonda il paese, guarda la barca e il fiume su cui essa galleggi. Vi sono, nei suoi occhi, una certa curiosità e quel po’ di rassegnazione che, normalmente, fanno parte del ba- gaglio di ogni missionario che si rispetti. Quest’ultimo sentimento nasce dalla consapevolezza che il viaggio, ancora una volta, non sarà dei più corti ed agevoli, mentre la curiosità, beh, senza quella la missione per- derebbe molto del suo fascino, soprattutto se si lavora in questo sperduto angolo del pianeta. Sepolta mollemente in piena selva amazzonica, Puer- to Leguízamo, cittadina fluviale del dipartimento del Putumayo, estende i limiti del suo territorio fino a lam- bire i confini di altre regioni colombiane (Caquetá e A- Colombia, Ecuador, Perù: missione senza frontiere CATECHISTI NELLA SELVA Tra foresta e grandi fiumi, un progetto missionario senza frontiere, a cavallo (anzi, in barca) fra Colombia, Ecuador e Perù. Da una parrocchia della regione amazzonica del Putumayo (Colombia) ci giunge un messaggio di riconciliazione, solidarietà e pace in terra di grandi conflitti.
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