Missioni Consolata - Marzo 2010

grandi pesci predatori, cioè i carnivori come gli squali, i tonni, i marlin, per citarne alcuni, sono anche ricchi di diossine,di Pcb e di metalli pesanti, come il mercurio, a causa dell’inqui- namentomarino, come visto nel no- stro articolo precedente ( MC,gennaio 2010 ).Ma, oltre i rischi che la nostra salute può correre, consumando de- terminati tipi di pesce, è indispensa- bile conoscere anche quale impatto può avere un certo tipo di pesca sul- l’ambiente e, conseguentemente, sul- le popolazioni costiere, specialmente le più povere. Secondo il rapporto dell’Onu sulla pesca di marzo 2009, attualmente il 77%delle risorse ittiche vanno consi- derate completamente esaurite o quasi. Le zone più sfruttate in assolu- to sono l’Atlantico orientale ed il Ma- re del Nord.Si stima che,ogni anno, l’ammontaremondiale del pescato sia di circa 86milioni di tonnellate e le specie amaggiore rischio di estinzio- ne sono il cetorino, il merluzzo bian- co, il nasello, il pesce specchio atlanti- co ed il tonno rosso.A queste specie di pesce, vanno aggiunte quelle di al- cuni dei grandi mammiferi marini, co- me le balene grigie del Pacifico occi- dentale, i cui esemplari rimasti sareb- bero solo più un centinaio (mentre quelle del Pacifico orientale avrebbe- ro avuto un recupero numerico),o le balenottere azzurre dell’Antartide, che sono ormai solo l’1%della popo- lazione originaria. MC MARZO 2010 61 Il degrado delle acque (seconda puntata) NOSTRA MADRE TERRA d i R o b e r t o T o p i n o e R o s a n n a N o v a r a La maggioranza delle persone si ricorda che anche il mare e gli oceani meritano rispetto soltanto quando avviene qualche catastrofe: una petroliera che perde in acqua il proprio contenuto, gruppi di cetacei che si arenano su qualche spiaggia, alghe che infestano le località balneari. In realtà, l’uccisione dei mari è fatto quotidiano, prodotto da una pluralità di cause, tutte riconducibili all’uomo e alle sue attività. Q uante volte, facendo la spesa al supermercato, abbiamo di- strattamente preso qualche scatoletta di tonno, oppure qualche trancio di verdesca o di spada, o dei gamberi, senza chiederci che cosa si- gnifichi fare questa scelta? Effettiva- mente l’offerta di pesce, sui banconi di un grande supermercato è così grande e diversificata, che diventa un gesto piuttosto naturale scegliere tra i vari tipi di pesce. Oltretutto, da più parti ci vengono ripetutamente sban- dierate le qualità nutrizionali del pe- sce, peraltro vere: oltre ad essere una fonte eccellente di proteine animali, esso contiene le vitamine A e D, il magnesio, il fosforo, i sali minerali, gli acidi grassi omega-3 (essenziali per lo sviluppo del cervello nel feto e nel neonato). Purtroppo attualmente i CI SIAMO MANGIATI IL TONNO Pesce in vendita nel porto di Panjim in India (sinistra) e nel porto di Cagliari (destra).

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