Missioni Consolata - Marzo 2010

MC MARZO 2010 53 flussi mondiali partendo dall’ado- zione di politiche umanitarie, sì, ma anche pragmatiche e a lungo termi- ne. Una democrazia in crisi Nel primo gruppo figura l’Italia dell’era Berlusconi, che di fronte al problema dell’immigrazione ha ri- velato un profondo deterioramento del proprio sistema di garanzie de- mocratiche. I numerosi elementi ne- gativi presenti nella politica portata avanti dal Governo Italiano in que- st’ultimo anno sono ormai noti: l’in- troduzione del crimine di immigra- zione clandestina, la subordinazione della concessione del Permesso di Soggiorno al contratto di lavoro di- pendente, la persecuzione dei loca- tori e dei datori di lavoro di immi- grati irregolari, il ruolo ambiguo e inquietante delle ronde, il tentativo di segregazione scolastica degli stranieri, l’invito a denunciare gli ir- regolari che richiedano prestazioni nelle strutture sanitarie, l’aumento della burocrazia per la regolarizza- MISSIONI CONSOLATA A sinistra, lavoratori giornalieri a Caraubas, una delle aree più povere del Brasile. Qui sopra: il presidente Lula al summit dei G8 all’Aquila. Sotto: una famiglia di immigrati clan- destini fermata dalla polizia nelle zone di confine del sud del Brasile. zione di uno straniero, il paternali- smo nazionalistico di uno stato che offre la Carta di Soggiorno perma- nente in cambio del dominio della lingua italiana e dell’assimilazione automatica della cultura nazionale o, peggio ancora, regionale. Chiara- mente la lista non finisce qui. Le nor- me sono innumerevoli e trasmesse alle questure ad un ritmo tale da non permettere alla macchina buro- cratica di metterle in pratica. Una valanga di leggi che fanno a pugni con un’identica montagna di statistiche presentate dai centri di ricerca più accreditati del Paese - Banca d’Italia, Istat, Caritas/Migran- tes, Fondazione Leone Moressa - che rivelano che la nuova Italia è af- fetta da una miopia politica che la fa remare contro i propri stessi interes- si economici. Quasi senza eccezioni, gli studi sui fenomeni migratori fi- nora realizzati concordano infatti su un punto: i flussi non si fermeranno almeno per i prossimi cinquant’anni e ridisegneranno completamente il profilo socio-economico-culturale della penisola.

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