Missioni Consolata - Marzo 2010

S UPERFICIE : Tibet storico, 2.500.000 Kmq. S UPERFICIE : Regione Autonoma del Tibet,1.200.000 Kmq. G EOGRAFIA : il Tibet è un immenso altipiano brullo e desertico. Le precipitazioni sono inferiori a quelle del Sahara e negli inverni si raggiungono temperature inferiori ai -30 °C. P OPOLAZIONE : nel Tibet attuale vivono circa 13,5 milioni di 46 MC MARZO 2010 TIBET stesso anno all’ergastolo. Lobsang Nyima, 30 anni, originario di Pa- shoe, era monaco nel monastero di Pomda. Fu incarcerato nell’agosto del 1997 e condannato a cinque an- ni per non aver partecipato ad un «lavoro di squadra» all’interno del convento. Thinlay Choenden Samdup, 34 anni, originario di Phenpo Lhun- drup. Era monaco nel monastero di Drepung quando fu incarcerato il 25 aprile del 1998. Fu condannato a quattro anni per aver distribuito volantini inneggianti all’indipen- denza a Lhasa. Fu tenuto in carcere 18 mesi prima di ricevere una for- male accusa.Migmar, 37 anni, origi- naria di Lhasa, impiegata nel settore delle telecomunicazioni. Fu arresta- ta nel gennaio 2001 e condannata a sei anni per aver guardato un video del Dalai Lama. PhuntsokWangdu, 32 anni,di Lhasa,monaco a Ganden. Fu incarcerato il 7marzo 1997 per nonmeglio chiarite attività politi- che. Condannato a 14 anni. Sono solo alcuni del «migliaio» di prigionieri politici detenuti nella pri- gione di Drapchi nel maggio del 2001. Prima dei cinesi Così vivono i tibetani inTibet.Co- stantemente sotto controllo.Osser- vati e incarcerati per i più disparati motivi.Distribuire copie di una pre- ghiera per il Dalai Lama equivale a «mettere in pericolo la sicurezza na- zionale». Riunirsi in più di sei perso- ne può significare «attività politiche» e garantire una dozzina di anni di carcere.Guardare un video del Dalai Lama ne garantisce sei.Possedere una bandiera tibetana, sette. Però in fondo le cose per i tibeta- ni non andavano molto meglio pri- ma dell’invasione cinese. La teocra- zia presieduta dal Dalai Lama, no- nostante si ispirasse alla filosofia buddista, contraria all’uccisione e ai maltrattamenti, non si comportava secondo tali precetti. Le pene cor- porali anche cruente erano all’ordi- ne del giorno. Henrich Harrer, che in Tibet passò sette anni tra il 1943 e il 1950, racconta di un uomo che ave- va rubato una lampada dorata al burro da uno dei templi di Kyriong: «Gli furono pubblicamente mozza- te le mani, e il suo corpo mutilato ma ancora vivo, fu avvolto in una pelle di yak bagnata. Quando smise di sanguinare fu gettato in un pre- cipizio». Altre volte veniva praticata la fustigazione pubblica, che spes- so portava alla morte in seguito a dolori lancinanti. Altri reati erano puniti con la go- gna, con lo sfregio o con il carcere a vita. La punizione per l’adulterio era il taglio del naso. Non migliore era la situazione e- conomica. Fino al 1959, la maggior parte della terra arabile era ancora organizzata attorno a proprietà feudali religiose o secolari lavorate da servi della gleba. Il monastero di Drepung, ad esempio, che era il monastero più grande del mondo, possedeva una delle più estese proprietà terriere del globo, con 185 feudi, 25.000 servi della gleba, 300 grandi pascoli e 16.000 guar- diani di gregge. La ricchezza dei monasteri andava ai Lama di più al- to rango, che spesso erano nomina- ti Lama per ingraziarsi le famiglie a- ristocratiche, mentre invece la maggior parte del clero più basso era povero come la classe contadi- na dalla quale discendeva. Secondo la giornalista Anna Loui- se Strong, che viaggiò nel Tibet nel 1959, nel 1953 la maggioranza della popolazione rurale, circa 700.000 persone su una popolazione totale di circa 1.250.000 abitanti, era com- posta da servi della gleba.Vincolati alla terra, veniva loro assegnata sol- tanto una piccola parcella fondiaria per poter coltivare il cibo necessario al loro sostentamento.Per loro non c’era accesso alle curemediche né Scheda geopolitica abitanti di cui 6 milioni di etnia tibetana e 7,5 milioni di etnia cinese han . A LFABETIZZAZIONE : 30%. R ELIGIONE : la maggior parte dei tibetani è buddista. Ma ci sono anche bön, induisti, giainisti e una cospicua minoranza di musulmani sciiti. I cinesi han sono per lo più atei o confuciani. F ORMA DI GOVERNO : il governatore del Tibet è nominato dal Comitato centrale del Partito comunista cinese. L’attuale governatore è Qingba Puncog. G OVERNO IN ESILIO : ha sede a Dharamsala, in India, ed è presieduto dal Dalai Lama. Nel 2001 c’è stata la prima elezione a suffragio universale tra i tibetani in esilio per eleggere il parlamento e il primo ministro. Primo ministro è stato eletto il monaco Lobsang Tenzin. Il Dalai Lama è riconosciuto per reincarnazione, anche se l’attuale Dalai Lama il 25 novembre del 2007 ha dichiarato che il futuro Dalai Lama potrebbe essere eletto dal popolo. E CONOMIA : dato il clima e l’altitudine l’agricoltura è poco sviluppata. La principale fonte di sostentamento per i tibetani è l’allevamento degli yak. L’industria e il settore terziario sono poco sviluppati. A fianco: monaco seduto in piazza Barkor, nel centro di Lhasa, davanti al monumento per la liberazione del Tibet.

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