Missioni Consolata - Marzo 2010
J amyang Gyatso, nome legale Lhundrup Kalsang, 29 anni, origi- nario di Gyantse,monaco del monastero di Gyaltse Palkhor. Fu in- carcerato nel dicembre del 1996 e condannato a cinque anni per aver distribuito copie di una preghiera di lunga vita composta dal Dalai Lama per il Panchen Lama (seconda figura per importanza del buddismo tibe- tano). Lobsang Dawa, 28 anni, originario di Phenpo Lhundrup era monaco a Ganden. Fu arrestato il 7 maggio 1996 per «attività politiche» e con- dannato a 12 anni. Sey Khedup, 27 anni, era monaco a Sog Tsendhen. Fu incarcerato il 19 marzo 2000 per aver affisso ad un muro del Barkhor dei manifesti pro-indipendenza. Fu condannato nel dicembre dello TIBET testo e foto di Flaviano Bianchini * Reportage dal «Tetto del mondo» Viaggio attraverso il «paese reale» È stata una teocrazia cruenta ed elitaria. Dopo l’invasione della Cina (1950), la situazione non è migliorata. Il Tibet è diventato una regione - formalmente autonoma - su cui Pechino agisce con pugno inflessibile. I monasteri sopravvissuti alla chiusura sono strettamente controllati. I tibetani sono rinchiusi in carcere per ogni azione che contrasti con i voleri di Pechino. Gli stranieri possono accedere alla regione soltanto con mille limitazioni, mentre il Dalai Lama viene descritto come un nemico pubblico, da isolare e demonizzare. Il racconto di un viaggiatore occidentale entrato in Tibet clandestinamente. LHASA, NELLA MORSA DI PECHINO Monaci del monaste- ro di Drepung. Con una capienza di 10.000 posti, può ospitare, per legge, solo 800 monaci.
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