Missioni Consolata - Marzo 2010

MC MARZO 2010 33 «M ia madre era ebrea ira- chena, emigrata inCina, dove sposò un cristia- no inglese - comincia Maureen Grimshaw, raccontando la sua sto- ria -. Non cambiò mai la sua fede, ma non volle che i suoi figli fosse- ro educati come ebrei, dopo ciò che era avvenuto con l’olocausto (sono nata nel 1942). Tornati in In- ghilterra ricevetti un’istruzione cri- stiana nella chiesa metodista. Avevo otto anni quando un gior- no, sentendomi più triste del soli- to (miamadre si era risposata), udii una voce che mi disse: “Io ti amo”. Fu la prima esperienza personale di Gesù. Mi piaceva andare al cate- chismo e sentire parlare di lui. A 12 anni mi domandavo come fosse Dio; un giorno una vocemi risuonò nel cuore: “Io sono l’amore”. A 16 anni, mi sentivo non accettata in famiglia, odiavo me stessa e pre- gavo il Signore perché mi facesse morire. Ma una notte sentii un gri- do fortissimo che mi disse: “Io so- no morto per te”. La mia vita mi portò in vari posti per lavoro finché arrivai nel Qatar. Qui sperimentai quanto gli arabi disprezzassero e odiassero ameri- cani ed ebrei. “Mia madre è ebrea e io sono ebrea - mi dissi -. Devo andare ad aiutarli”. Pochi mesi do- po tornai a Londra e feci domanda di aliya (migrazione in Israele). Fu un miracolo: mi accettarono, ben- ché fossi coinvolta con il cristiane- simo. Lavorai come infermiera, fin- ché sono entrata in questo luogo come volontaria, per testimoniare che Gesù ama gli ebrei». Il luogo è Christ Church, una chiesa-sinagoga costruita nel 1849 con lo scopo di portare il cristiane- simo tra gli ebrei e oggi centro di culto per varie comunità messiani- che. E mentre racconta, la signora Maureen intreccia le dita nella ca- tenina da cui pende una medaglia formata dall’unione della stella di Davide e la croce di Cristo. E spie- ga: «È il simbolo più eloquente del- la nostra fede: la stella esprime l’identità ebraica; la croce testimo- nia la fede in Gesù il Cristo». S i definiscono ebrei al cento per cento e credono che Gesù è il Messia. Per esprimere questa identità essi usano termini ebraici: Gesù diventa Yeshua , Cristo di- venta Hamashiah (messia, consa- crato); non vogliono essere chia- mati giudeo-cristiani o ebreo-cri- stiani, ma ebrei messianici; tanto meno ebrei convertiti: sono ebrei compiuti o ebrei credenti; la chie- sa diventa l’assemblea. Essi vogliono ricreare le comu- nità dei primi discepoli del Messia, cresciute a Gerusalemme e in Pa- lestina durante il primo secolo, co- me sono descritte nel libro degli Atti; comunità formate da ebrei os- servanti tutte le tradizioni ebrai- che, finché non furono cacciati dal- le sinagoghe dal giudaismo tal- mudico-rabbinico da una parte e assorbiti nel cristianesimo d’im- pronta greco-romana dall’altra, in cui fu bandita ogni espressione di fede ebraica (sinodo di Nicea 730). Paolo aveva descritto le comu- nità dei credenti gentili (non ebrei) come olivo selvatico innestato sul- l’olivo buono, cioè Israele (Romani 11,17); per quasi 2.000 anni è av- venuto il contrario: l’olivo buono innestato sui rami selvatici: fino a una cinquantina di anni fa un ebreo, per essere battezzato, do- veva abiurare il suo ebraismo, per- dendo la sua identità ebraica, sia per la sinagoga che per la chiesa. In quanto ebrei, i messianici ri- spettano la legge mosaica, seguo- no la liturgia ebraica, praticano la circoncisione, onorano lo sabath (sabato) e la kasherut (dieta ali- mentare); alcuni indossano tallit , (scialle della preghiera), kipah (zucchetto) e tefillim (astucci con brani della legge) come gli ebrei più ortodossi; celebrano le feste che ricordano l’intervento di Dio nella storia d’Israele: pessach , sha- vuot , succot (pasqua, pentecoste e capanne), anche come feste profe- tiche, che hanno avuto il loro com- pimento nel Messia. Ebrei al cento per cento e discepoli di Yeshua (Gesù) Credono che Gesù è il Messia, ma non vogliono essere chiamati cristiani; sono una sparuta minoranza, osteggiata e perseguitata, ma in rapida crescita nel mondo e dentro i confini di Israele; si definiscono «ebrei messianici»: sperano di diventare un ponte tra ebraismo e cristianesimo. STELLA DI DAVIDE E CROCE DI CRISTO Stella di Davide e croce di Cristo: simbolo degli ebrei messianici.

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