Missioni Consolata - Marzo 2010
MISSIONI CONSOLATA I l primo impatto è stato scioc- cante per non dire scandaloso. Dopo ore di fila riesco a sfiorare la roccia del Calvario, quando un monaco scorbutico mi sollecita ad allontanarmi; nell’edicola del San- to Sepolcro è anche peggio: il mo- naco assomiglia più a un buttafuori che al custode del luogo sacro. Per non parlare delle celebrazioni reli- giose delle diverse confessioni: ri- ti e processioni che si susseguono con ritmo incalzante, con canti e incensi in abbondanza, ma scarsa devozione, almeno in apparenza. Tale freddezza rituale è frutto delle tensioni esistenti tra le diffe- renti chiese che hanno il controllo della basilica o il diritto di officiar- vi: devono rispettare con scrupolo tempi e luoghi loro assegnati dal- la consuetudine; la minima inva- sione di tempo o di campo può fi- nire in risse furibonde. Tali tensioni hanno origini stori- che lontane e si coagulano per fu- tili motivi nella gestione del luogo santo, regolata dal cosiddetto Sta- tus quo ( vedi p. 32 ) fuori dal tem- pio, la diversità tra le chiese appa- re piuttosto come un dono per la chiesa universale. In principio... era la diversità A Gerusalemme e in Terra santa esistono ben 13 confessioni cri- stiane differenti e separate: tutte riconoscono la città santa come lo- ro madre, ma faticano a ricono- scersi sorelle. Da dove derivano tante differenze? Il giorno stesso di pentecoste, fra i tre mila battezzati c’erano «giu- dei osservanti di ogni nazione sot- to il cielo», differenti per cultura e lingua (Atti 2,5). Durante l’era apo- MC MARZO 2010 27 BABELE O PROFEZIA? Chiesa e chiese in Terra santa A Gerusalemme sono presenti 13 chiese cristiane, con culture, lingue, credi, riti, leggi, tradizioni proprie. Una varietà che risale alle origini, ma che nei secoli è diventata divisione, con conseguenti tensioni e conflitti. Eppure oggi più che mai i cristiani della Terra santa si sentono uniti in un ricco mosaico di fede e di vita, destinato a diventare un esempio per tutte le chiese del mondo. Pellegrini in preghiera sulla pietra dell’unzione.
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