Missioni Consolata - Febbraio 2010

62 MC FEBBRAIO 2010 ALGERIA morto dallo scempio compiuto dai partiti durante lo «sciopero della car- tella» (2). I partiti tradizionali non hanno più credibilità, i loro sindaci e parlamentari sono stati cacciati via dalla popolazione ad ogni tentativo di strumentalizzare la protesta per portarla a loro favore. L aprotestainiziatadagiovanissi- mi ragazzi,per lopiùcompagni di scuoladiMassinissaGuer- mah,si ingrossadigiovanidisoccu- patiepoidiadulti.Mal’energia«ag- gregativa» èvenutadallarabbiae dallafrustrazionecomuneatutti i giovanialgerini.Larabbiaimmedia- no assediate quotidianamente. A parte la richiesta di partenza dei gendarmi, la protesta è senza riven- dicazioni. Gli insorti isolati. Si impa- droniscono delle strade,ma non sanno dove andare. Il Movimento culturale berbero (Mcb) non esiste più ormai dal 1995, P REISTORIA - La regione è abitata fin dall'alba dell'umanità. Gli amazigh vivono in questa terra da sempre, praticando agricoltura primitiva e pastorizia. Sono di religione animi- sta, come in gran parte dell'Africa. 1100 A .C. - I fenici fondano varie colonie sulla costa setten- trionale. 814 A .C. - La regina Didone alla testa di una colonna di fe- nici provenienti dalla città di Tiro fonda la città di Cartagine (vicino all'attuale Tunisi). VI SECOLO A .C. - I numidi (abitanti dell'attuale Algeria del Nord) sono coinvolti in lunghi e violenti conflitti con Cartagine. D AL 264 A .C. AL 146 A .C. - Nelle varie guerre puniche i nu- midi sono alleati di Roma. Il re numida Massinissa contri- buisce fortemente alla sconfitta di Cartagine. II SECOLO A .C. - Il nipote di Massinissa, Giugurta di Numidia, cerca di liberarsi dal giogo di Roma. Sono le guerre giugur- tine. 44 A .C. - Il re Giuba I cadde sotto le truppe di Cesare in quanto alleato di Pompeo. Il paese entra in una lunga fase di occupazione diretta. D AL II SECOLO D .C. - Comincia la cristianizzazione delle zone nord. IV SECOLO - I berberi aderiscono al donatismo, ribelle alla politica della chiesa romana. 428-430 - Invasione dei vandali. 534 - Il Nord Africa rientra sotto Bisanzio. VII SECOLO - Gli arabi arrivano in Algeria. Lunghe guerre di resistenza. IX SECOLO E X SECOLO - I berberi ormai islamizzati aderiscono allo scisma del kharigismo nell'intento di rompere il domi- nio delle nobiltà arabe. 1516-1518 - La comunità berbera dei Mezghena, abitanti dell'attuale città di Algeri, esposta a continui attacchi della flotta spagnola, chiede l'aiuto di due corsari (di origini gre- che): i fratelli «Barbarossa», Arouj e Khairaddine. I due, per avere i mezzi per affrontare la potente flotta spagnola, chiedono il sostegno dell'Impero ottomano. Comincia la storia della fortezza corsara di Algeri (che dura fino all'ini- zio del XIX° secolo). 1930 - Le truppe imperiali francesi sbarcano sulla spiaggia di Sidi Fredj a 15 chilometri da Algeri. Comincia così il per- corso che porterà la Francia ad occupare buona parte del continente africano. Mentre le amministrazioni imperiali ottomane si arrendono in pochi mesi, la resistenza popo- lare dei berberi dura per più di 50 anni. 8 MAGGIO 1945 - Mentre in tutto il mondo si festeggiava la sconfitta del nazifascismo, l'esercito francese e i coloni eu- ropei d'Algeria compiono un vero genocidio nella parte est della Cabilia: circa 30.000 persone sono uccise in una setti- mana. 1954 - Inizio della guerra di liberazione. Durerà 7 anni. Più di 1 milione di morti dalla parte algerina (la popolazione complessiva dell'Algeria non superava i 10 milioni: 1 mi- lione di europei, 9 milioni di «indigeni»). 1962 - Il 5 luglio è proclamata l'Indipendenza dell'Algeria dopo la vittoria schiacciante del «sì» al referendum di au- todeterminazione organizzato un anno prima. Nonostante gli accordi firmati per il rispetto dell'integrità dei civili eu- ropei, i Pieds noir (come vengono chiamati i francesi nati sul posto) lasciano in massa il continente per la Francia. Dalle frontiere entra un esercito nuovo che prende il po- tere «manu militari». 1963 - Il Fronte delle forze socialiste (Ffs) capeggiato da uno dei leader storici della guerra di liberazione (Hocine Ait Ahmed) tenta di riprendere la macchia in Cabilia per chiedere pluralità politica e diritti. L'avventura dura poco, la popolazione civile è stanca della guerra. 1965 - Il colonnello Houari Boumedienne, capo dello stato maggiore, prende il potere e depone il presidente Ahmed Benbella. Lo chiama «raddrizzamento rivoluzionario». 20 APRILE 1980 - Primavera berbera, grande insurrezione popolare in Cabilia, nasce il Movimento culturale berbero. 5 OTTOBRE 1988 - Insurrezione generale in tutto il paese. Dopo pochi giorni di disordini, l'esercito esce e reprime selvaggiamente la rivolta. I morti sono circa 500. Migliaia di giovani sono sottoposti a torture. 1989 - La Costituzione viene cambiata e il multipartitismo è introdotto nel sistema politico.Vari partiti preesistenti escono dalla clandestinità (Ffs, Partito comunista, ecc.). Ma il primo piano della scena politica è occupato dal neonato Fronte Islamico della salvezza (Fis). 1992 - Le elezioni legislative vinte dagli islamisti del Fis, sono interrotte dai militari. Il presidente Chadli Benjedid è «dimissionato» dai generali. Migliaia di militanti del Fis sono arrestati. Si formano i primi gruppi armati. È l'inizio della guerra civile. 29 GIUGNO 1992 - Il presidente dello stato Mohamed Boudiaf, altro leader storico della guerra d'indipendenza richiamato dal suo esilio in Marocco per dare un contri- buto a risolvere la crisi, è assassinato mentre parla alla na- zione ed è trasmesso in diretta sulla Tv nazionale. Con la morte del presidente Boudiaf il paese entra in una fase di violenza inaudita. È il periodo delle stragi. La popolazione di interi villaggi rurali è massacrata. Le responsabilità di tali atti non sono mai state veramente chiarite. 1999 - Abdelaziz Bouteflika vince le elezioni, apertamente sostenuto dagli Stati Uniti. I suoi cavalli di battaglia sono due: amnistia generale e privatizzazione degli idrocarburi. 20 APRILE 2001 - Inizio della «Primavera nera». La Cabilia en- tra di nuovo in insurrezione, ma questa volta i disordini su- perano i confini della regione. 2009 - Dopo aver cambiato la costituzione algerina, Bouteflika si fa rieleggere ottenendo il 90,24% dei voti (se- condo il ministero dell’Interno). Un risultato che riporta il paese a una situazione simile all'epoca del partito unico ma senza tutti i vantaggi sociali che aveva il popolo allora. (a cura di KarimMetref) Cronologia essenziale

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