Missioni Consolata - Febbraio 2010
Cari mission @ ri 6 MC FEBBRAIO 2010 nucleari, della bomba ato- mica, ma l'India della pu- rezza, della sobrietà, dell'u- miltà, della tenacia, dell'o- nestà dei sentimenti, dell'unità famigliare, del forte legame col mondo dello spirito. È un'India dalla quale noi europei abbiamo an- cora molto da imparare. Per questo mi auguro che film così vengano mandati Sognando l’India Cari missionari, non siete certo tra quelli che si fanno pregare quan- do si tratta di denunciare la volgarità. L’inconsisten- za, l’insulsaggine di tanti programmi televisivi e di evidenziare il ruolo chiave che la TV spazzatura ha nell'ambito di quella stra- tegia dell'annientamento - dell'intelligenza, della sen- sibilità, dell'etica naturale, del buon gusto - che da tempo i magnati della co- municazione (che poi sono i veri padroni dell'econo- mia e della politica…) per- seguono. Condivido senz'altro la vostra preoccupazione e le vostre critiche (in partico- lare quelle da voi avanzate nel dossier di MC, aprile 2007…); oggi, però, con- sentitemi di spezzare una lancia in favore della TV di stato. Posso dire che i filmdella serie «Amori con… turban- ti» che da due estati Rai U- nomanda in onda il sabato sera sono stati una gradi- tissima sorpresa? Posso di- re che non sono per niente d'accordo con chi, con fare canzonatorio e sprezzante, definisce questi lavori «bollywoodiate»; e nem- meno con chi, per denigra- re i vertici Rai, ha scritto che «Amori con…turbanti edizione 2009»… rischia di passare alla storia come «l'unicamezza idea sensa- ta partorita dalla TV di sta- gione…». Per guardare roba del genere «ci vuole un po' di coraggio, ma c'è di peg- gio…» (cfr. «Bollywood fa breccia anche sul piccolo schermo» - La Repubblica 18/8/09 p. 45). I cultori del cinema im- pegnato mi diano pure dell'ingenuo o del sogna- tore, ma per me film come «Senza zucchero», «Con- fusione d'amore», «Gare d'amore», «Sognando Beckham», «Sposerò mia moglie», ecc. sono auten- tici capolavori e le morige- rate Rani Mukherjie, Katri- na Kaif, Karema Kapoor, Tabu, sono di gran lunga più graziose, più attraenti, più raffinate, più eleganti, più brave di tutte le super- pagate, superinvitate, su- perpropagandate, supersi- liconate dive di Hol- lywood, Cinecittà e dintorni… Rinunciando al nudo, al- la violenza, al turpiloquio, alla trivialità, registi e au- tori della serie «Amori con…turbanti» ci rivelano il latomigliore dell'India e degli indiani emigrati in U- sa, in Gran Bretagna, in Au- stralia: non l'India delle ca- ste, del razzismo, della su- perstizione, del fanatismo religioso, e neanche l'India dei cervelloni, dell'alta tec- nologia, degli esperimenti Spettabile Direzione, lo zio sacerdote,professore di letteratura francese, scritto- re, assiduo ricercatore del culto mariano in Italia e in cin- que continenti è venuto a mancare all'età di 85 anni.Ave- vaappenapubblicato il libro«Il prete trasparente»,Edizioni Segno, recensito anche su «Avvenire».Ha pubblicato an- che tre testi mariani su fenomeni locali del dopoguerra. Ha scritto, fra le sue 22 pubblicazioni, «Maria,madre della chiesa incinque continenti», primoatlantemarianodi ben 1.200 pagine.Don Galli è stato citato anche in alcuni scrit- ti di Messori. La nipote, Petrina Galli (Ascoli Piceno) Caro Direttore, mi permetto offrire un breve e personale ricordo di padre Giuseppe Maggioni, mio ex compagno di noviziato, re- centemente scomparso. Di quei tempi lontani (1954/1955) non mi ricordo molto; è stato in Kenya, nella missione di Chuka, quando l'ho conosciuto da vicino. Siccome era da solo sono statomandato ad aiutarlo. Inquel tempo lamis- sione di Chuka avrà avuto una decina di cappelle, la più lontana dal centro distava almeno una ventina di chilo- metri. Sono stato subito impressionato dalla chiesa, sulle cui pareti padre Peppino aveva scritto e disegnato frasi ed episodi del vangelo, con tanto di corrette citazioni bibli- che. Ogni domenica padre Peppino non soltanto spiega- va il vangelo, ma illustrava quello che era stato letto. Un giorno uno dei nostri cristiani mi ha chiesto perché il pa- dre faceva così, gli ho spiegato come questi volesse che i cristiani fossero il più possibile istruiti e per far ciò utilizza- va ogni mezzo a sua disposizione. Era molto generoso, dava facilmente ospitalità. Ho dovu- to lasciarloquando il 10gennaio1984venneuccisounno- stro confratello, padre Graiff ed io dovetti venire via da Chuka per andarlo a sostituire. Lascia un vuoto nella mia esperienza missionaria. p. Aimone Rondina (Meru - Kenya) Don AttilioGalli è stato per anni nostro lettore e amico nella comune passione perMaria e per il sacerdozio. Lo testimoniano le suemolte pubblicazioni, l’ultima delle quali, uscita in occasione dell’anno sacerdotale, ne ha preceduto di poco la suamorte. Anche padre Peppino, fra le altre cose, è stato scrittore emolti dellanostrapiùgiovanegenerazione si sono for- mati allamissione grazie alle sue simpatiche avventu- remissionarie; scritte con quella semplicità che, padre Rondina ci conferma, usava nel fare catechesi alla sua gente. Amici che ci lasciano
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