Missioni Consolata - Febbraio 2010
comunismo, che hanno invece il loro centro vicino aYerevan. Il cattolicesimo armeno èmolto particolare. Si nota già dalla messa, che - se non fosse per l'ordine impo- sto dai banchi - sarebbe praticamen- te uguale a quella armena-ortodos- sa, con i processanti rivolti verso l'al- tare ed il sipario durante la preparazione dell'eucarestia, anche la lingua in cui è officiata, a parte la predica, è l'armeno antico incom- prensibile ai fedeli. Inoltre, il cattoli- cesimo armeno, caso unico, tollera che i parroci siano sposati. Con padre Antranik discuto sull'e- strema somiglianza tra cattolicesimo e cristianesimo ortodosso armeno. Lui si lascia andare ad uno sfogo: «Gli armeni sono un unico popolo e la nostra chiesa era una,ma come pos- sono pensare“loro”di avere un cri- MISSIONI CONSOLATA stianesimo solo per se... Siamo trop- po frammentati.Pensi che in Ameri- ca possiamo essere rappresentati da quattro chiese differenti: quelle orto- dosse armena e libanese, la cattolica ed una piccola minoranza prote- stante. Mi è capitato di vedere due chiese di queste a pochi passi l'una dall'altra...». I cattolici sono normalmente chia- mati «franchi»,per enfatizzare la loro origine «esotica» (francesi appunto: secondo questa interpretazione il cattolicesimo arrivò nel Medioevo). Lo aveva già raccontato padre Mikayel, che contrasta l’utilizzo di ta- li toni irrispettosi.Questo uso però mette in luce la stretta identità che si è venuta a creare tra gli armeni ed il loro cristianesimo ortodosso: se non appartieni alla Chiesa armena non sei un armeno, appunto sei un «fran- co». Padre Antranik però su questo argomento non ha dubbi, i cattolici armeni sono autoctoni che non se- guirono la spaccatura del V secolo. ■ A fianco: giovani seminaristi all’usci- ta del seminario di Echmiadzin. Sfondo: città di Gyumri conmonte Aragats innevato.
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