Missioni Consolata - Febbraio 2010
MISSIONI CONSOLATA conferma - le relazioni fra i due sono puramente formali. Il vescovomi spiega che il compi- to della Chiesa armena è di servire il suo popolo: in questa visione chiesa e popolo sono un tutt'uno.Non esi- ste la concezione del proselitismo. Inoltre,per il solo fatto di essere ar- meni spesso ci si sente automatica- mente cristiani, tanti neppure si bat- tezzano o conoscono i valori fonda- mentali... Per questo il ruolo principale è educativo. A questo punto chiedo dei rap- porti con lo stato. Su questo padre Ajapahyan èmolto rigido: la vasta contribuzione attuale verso la chiesa è per lui un debito che viene saldato dopo settant'anni di repressione ed espropri comunisti. Lo stato è asso- lutamente laico. Devo sottolineare che il vescovo è sempre stato l'unico a denunciare i comportamenti del sindaco della sua città ( cfr.preceden- te puntata ), creandogli notevoli diffi- coltà e subendo attacchi e tentativi di esproprio di terre della sua dioce- si. Nonostante il nuovo presidente abbia ben compreso l'importanza della chiesa (è il primo ad allacciare relazioni ufficiali, anche se tanti so- stengono per puri fini elettorali), molti politici ragionano con una mentalità vetero - comunista: la chiesa è un possibile centro di pote- re, quindi da contrastare (pur dichia- randosi fedeli). L'Armenia conta 9 diocesi più una in Karabakh per i circa tre milioni di residenti in patria,ma la chiesa, co- me già detto, è al servizio di tutto il popolo armeno, che si trova in dia- spora nel mondo per più di due ter- zi. A dEchmiadzinincontropadrePa- renAvedikian,vescovo,armeno libanese,chedopoaverservitoa Gerusalemme,hapassato30anni trala diasporastatunitense(NewYork,Wa- shington, Chicago)deiqualiventiaDe- troit. Daunadecinad'anniètornatoin Armeniaedoggièildirettoredel perso- naledel complessodiEchmiadzin,che conta1.300laicie100preti. È sempre statomolto vicino al Catholicos e racconta che la Cia andò anche ad indagare sui suoi ripetuti viaggi quando l'Armenia era ancora parte dell'Unione Sovietica.Rispon- de chiaramente alle domande sul Catholicos libanese: oggi non ha più senso, è una questione di potere ed egoismo. Per il «vescovo america- no» la Chiesa armena significa fede, tradizione e conservatorismo, anche se lo stile di padre Avedikian è profondamente aperto. Ed encomia- bile, essendo l’unico «straniero» del complesso,dato che è raro che i ve- scovi della diaspora tornino nella problematica e povera Armenia.Ne- gli Stati Uniti,padre Avedikian ha servito una comunità ricca.Con gioia mi racconta che la prima gene- razione - che si trasferì dopo il geno- MC FEBBRAIO 2010 45 cidio - si spostò a Detroit per lavora- re come operai nelle fabbrichemec- caniche (Henry Ford prometteva un dollaro al giorno, un salario capace appunto di attrarre lavoratori da tut- to il paese) ed oggi i nipoti sono tutti ingegneri e dirigenti delle stesse a- ziende. Il problema è che le terze generazioni sono così integrate e di successo che tendono ad abbando- nare la loro cultura originaria,per ri- conoscersi come «americani». I ma- trimoni misti sono ormai maggiori- tari e la lingua fu già dimenticata dai genitori. Le scuole armene hanno chiuso praticamente tutte, anche lo storico liceo di Venezia.Restano i no- mi e le origini armene. A conclusione dell’incontro,padre Parenmi accompagna per una rapi- da visita del complesso di Echmiad- zin. Ci sono lavori in corso ovunque: nuovo seminario,biblioteca, ristrut- turazioni... «Per ottant'anni non si è fatto niente,dobbiamo recuperare». Il problema principale, come già appreso dal vescovo di Gyumri, è la mancanza di preti. Il nuovo semina- rio ospita 160 seminaristi, da som- mare ai 100 di quello di Sevan. D A C ATHOLICOS A PROSELITISMO C ATHOLICOS ( PL . CATHOLICOI ): massima autorità spirituale della Chiesa armena, sono due, quello principale risiede ad Echmiadzin, il secondo ad Antelias, in Libano. C ONCILIO DI C ALCEDONIA : è uno dei principali concilii della cristianità antica da cui deriva l'ambigua scissione dei monofisisti (o non-calcedonei) che non condi- vidono la doppia natura (umana e divina) del Cristo: chiese copta (Egitto, Etiopia, Siria) ed armena. C ONVERSIONE : nel 301 il re armeno Tridate III si converte, gli armeni diventano il primo popolo ufficialmente cristiano (l’Editto di Costantino è del 313). D IASPORA : coloro che non vivono in patria ma sono parte del popolo; gran parte delle diaspore armene di oggi sono i discendenti di coloro che fuggi- rono dalle persecuzioni turche. E CHMIADZIN : cittadina a pochi km dalla capitale (Yerevan) dove si trova la Santa Sede armena e la residenza del Catholicos principale. K ARABAKH : enclave armena all'interno del territorio azero. L INGUA ARMENA : di origine indoeuropea ma non assimilabile ad alcun altro sot- togruppo o ramo, anche l'alfabeto è unico, codificato nel V secolo dal monaco e teologo Mesrop Mashtots per tradurre la Bibbia nella lingua degli armeni. L’armeno antico o letterario si è evoluto in due dialetti, quello orientale (ar- meno) e quello occidentale (libanese). P ROSELITISMO : diffondere la propria fede, non esiste per gli armeni che come gli ebrei la considerano parte integrante della loro identità ed acquisibile solo per appartenenza. An.Fi. Glossario essenziale Padre Antranik Granian, parroco cattolico armeno a Beirut.
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