Missioni Consolata - Febbraio 2010
MISSIONI CONSOLATA tutta la popolazione, che pertanto deve essere difeso. Più di quello non possiamo. Stiamo attenti a chi ci sta derubando. Messaggio rivolto ai politici ma anche alla gente, a tutto il popolo di Dio.Anche a noi stessi vescovi che dobbiamo essere più vigilanti e at- tenti. Fino ai nostri bambini che de- vono essere testimoni del vangelo di Gesù. Le donne nella chiesa africana reclamano il loro ruolo, anche dal punto di vista del potere decisio- nale. Lei cosa ne pensa? Penso che il posto della donna nella chiesa dei Grandi Laghi è mol- to significativo,ma vorrei ancora im- pegnarla di più nei ruoli di decisio- ne. Affinché possa portare quella saggezza intuitiva nella chiesa, nella parrocchia, nei consigli diocesani. Possa contribuire con quanto ha visto e capito,ma anche facendo e facendo fare. Il Secam, Simposio delle Confe- renze episcopali di Africa eMada- gascar , ovvero una struttura con- tinentale che deve promuovere la visione africana dentro la chiesa, sembra avere qualche rallenta- mento. Il Secam si è addormentato un po- chino. Durante il sinodo per l’Africa si è tentato di risvegliare tutti i ve- scovi intorno ad esso. Per me il Se- cam sta facendo una siesta, e non possiamo andare avanti così. È una struttura utile, espressione di comu- nione ecclesiale nella quale io credo, e mi trovo personalmente come membro.Tento di rivederne la mis- sione, e la struttura che si potrebbe dare per rilanciarlo.C’è un impegno dei vescovi africani su questo. ■ MC FEBBRAIO 2010 19
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