Missioni Consolata - Febbraio 2010
16 MC FEBBRAIO 2010 S imonNtamwanaè l’arcivesco- vo di Gitega, la seconda città del Burundi. È anche l’attuale presidente dell’Associazione delle conferenze episcopali dell’Africa centrale. Il suo paese ha vissuto la guerra ci- vile dal 1993 fino a dicembre 2008, quando l’ultimo gruppo ribelle ha firmato gli accordi di pace.Ma que- st’anno affronterà una seconda av- ventura elettorale.Non senza preoc- cupazione. Guardando la storia del Burundi, inoltre, si osservano perio- dici massacri tra la popolazione, fin dall’indipendenza, proclamata uffi- cialmente nel 1962. La zona dei cosiddetti Grandi La- ghi africani, e in particolare Rwanda, Burundi e Est Repubblica democra- tica del Congo (Rdc), sono tuttora in equilibrio instabile. In Rdc, ad Est, continuano la caccia ai ribelli hutu responsabili dei mas- sacri nel 1993 con scontri e incursio- ni dell’esercito rwandese. Monsignor Ntamwana si spende da anni per la riconciliazione nel suo paese. VESCOVI D’AFRICA/1 di Marco Bello, foto di Fabio Ricci Sopra, mons. Simon Ntamwana. Sotto: troupe di suonatori di tamburo, orgoglio nazionale. Qui durante una visita del presidente. DALLA GUERRA ALLA RICONCILIAZIONE I Grandi Laghi africani sono una delle zone calde dell’Africa, e del pianeta. Ormai da decenni. In gran parte per le enormi risorse naturali che risvegliano la cupidigia mondiale. Ma anche per governanti senza scrupoli, pronti a manipolare il popolo e a fomentare guerre «etniche». Ne abbiamo conversato con il presidente dell’Associazione delle conferenze episcopali dell’Africa centrale. Grandi Laghi: monsignor Simon Ntamwana
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