Missioni Consolata - Gennaio 2010
di ingenti quantità di petrolio e la comparsa delle maree nere.Tuttavia, ciò chemaggiormente inquina il ma- re arriva dalla terraferma e dall’atmo- sfera. È stato appurato che solo il 12% dell’inquinamentomarino è dovuto ai trasporti marittimi,mentre il 44% degli inquinanti arriva dalla terrafer- ma ed il 34%dall’atmosfera.Dalla ter- raferma arrivano inmare gli scarichi urbani ed industriali (molti dei quali non trattati da depuratori) ed in par- ticolare delle industriemetallurgiche, chimiche,petrolifere e conciarie.Arri- vano anche gli scarti delle lavorazioni minerarie, gli scarichi degli alleva- menti su ampia scala, nonché un’in- gente quantità di pesticidi e di com- posti azotati ed organofosforati, uti- lizzati come fertilizzanti nell’agricoltura.Questi ultimi, unita- mente all’ingente quantità di detersi- vi (che contengono fosforo per ridur- re il grado di durezza dell’acqua) ven- gono riversati inmare dai fiumi inquinati e sono responsabili della comparsa del fenomeno dell’ eutro- fizzazione. Q uestofenomenoèunodei principali problemi ambienta- li, che interessano parte delle MC GENNAIO 2010 61 Il degrado delle acque (prima puntata) NOSTRA MADRE TERRA d i R o b e r t o T o p i n o e R o s a n n a N o v a r a La maggioranza delle persone si ricorda che anche il mare e gli oceani meritano rispetto soltanto quando avviene qualche catastrofe: una petroliera che perde in acqua il proprio contenuto, gruppi di cetacei che si arenano su qualche spiaggia, alghe che infestano le località balneari. In realtà, l’uccisione dei mari è fatto quotidiano, prodotto da una pluralità di cause, tutte riconducibili all’uomo e alle sue attività. «L a lingua non è sufficiente a dire e lamano a scrivere tut- te le meraviglie del mare», così scrisse Cristoforo Colombo nel 1492. Chissà come rimarrebbe allibi- to oggi Colombo, se vedesse come abbiamo ridotto il mare. Già, perché è vero che lemeraviglie del mare sono tuttora innumerevoli,ma purtroppo sono anche tantissime le ferite inferte dall’uomomoderno,che riversa in es- so ogni genere di rifiuto, con conse- guenze drammatiche per la vita di piante e animali marini, nonché degli abitanti delle coste. Sono ormai de- cenni che pescatori, sommozzatori, marinai, scienziati e appassionati del mare osservano un crescente ed allar- mante degrado dell’ambiente mari- no, dovuto amolteplici forme d’inqui- namento, le cui cause sono composi- te. Quando pensiamo all’inquinamento marino, ci vengono subito inmente le immagini dei gran- di disastri navali, che spesso coinvol- gono le petroliere,con il riversamento L’ECOCIDIO DI MARI E OCEANI
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