Missioni Consolata - Gennaio 2010
52 MC GENNAIO 2010 ARMENIA principalmente tessile (Gyumri è po- sizionata su di un altipiano ricco di pascoli ed acqua),ma poi anche chi- mica, meccanica, vetro, e ne sfruttò ampiamente le cave del tipico tufo locale. Lematerie prime arrivavano qui da tutta l'Urss per essere trasfor- mate e riesportate.Gyumri e la sua provincia erano in assoluto uno dei maggiori centri industriali e produt- tivi di tutta l'Unione Sovietica.Gli ar- meni erano considerati ottimi ed in- traprendenti lavoratori e l'Armenia era di fatto la Repubblica socialista più ricca (le fabbriche di Gyumri at- traevano addirittura lavoratori russi). Al crollo del sistema, tutto finì,man- cando l'approvvigionamento di ma- terie prime ed il mercato di sbocco per questi stabilimenti sovradimen- sionati. Si vedono ancora, in tutto lo Shirak, enormi fabbriche dismesse. Pochissime (ridimensionate) sono ancora attive. A rrivandodaYerevan,peruna panoramica strada dissestata, non ci si rende quasi conto. Dopo un'enorme fabbrica abbando- nata e qualche agglomerato sparso di casupole e nuovi condomini, si ar- riva nel centro di Gyumri: due piazze ed un paio di stradoni. I palazzi sono di quel bel tufo rosso locale,ma l'im- pronta generale è sovietica. Scen- dendo poi la lieve pendenza della città, il panorama cambia: tranquilli vialetti alberati, antichi palazzi, giar- dini e chiese. È il decadente centro storico. La decadenza delle belle strutture architettoniche è dovuta ad un for- tissimo terremoto, risalente a ben 21 anni fa. Questa era la grande Alessandro- poli, quella di sopra, la zona di epoca sovietica con i palazzoni delle istitu- zioni ed i condomini,mentre quelle masse di baracche sono le cosiddet- te domics , cioè i container di metallo di emergenza per gli sfollati. Il terremoto del 1988 fu una cata- strofe (circa 25.000morti e 500.000 senza tetto), un sisma enorme (7.2° Richter) con epicentro a Spitak,pic- cola cittadina ad una trentina di chi- lometri da Gyumri: questa è una delle zone più sismiche del mondo, a cavallo fra Iran eTurchia. e l'annessione di gran parte del ter- ritorio armeno alla Turchia ( si legga la prima puntata,ndr ),Gyumri è ve- nuta a trovarsi a meno di dieci chilo- metri dal confine (chiuso) ed acco- gliere tanti degli esuli dei territori perduti. È ancora un vanto infatti,ma niente di più, il titolo di gyumretzi , autoctono della città,per differen- ziarsi da chi vi è arrivato in seguito e la cui famiglia non è discendente di quello splendente periodo che la città visse a cavallo del XIX-XX seco- lo: quella che fu la grandiosa Ales- sandropoli. Alessandra fu la moglie dello zar Nicola II che le intitolò la armena Gyumri, che cambierà ancora il suo nome in Leninakan (così ancora ca- pita di sentirla chiamare) dopo l'an- nessione all'Unione Sovietica,per poi tornare Gyumri dopo l'indipen- denza nel 1991. Sotto l'impero russo, la città era un vivace centro culturale e commer- ciale in posizione strategica. L'Urss ne fece un grosso sito industriale, Scheda geopolitica Superficie: 29.743 kmq Popolazione: 3.200.000 in patria (stima 2006) Capitale: Yerevan Altre città: Gyumri, Vanadzor Gruppi etnici: armeni (95%), russi (militari in missione sul confine turco) Moneta: dram (dracma) Religione: Chiesa apostolica armena (92%), cattolici (6%) Lingua: armeno, russo (in calo) Ordinamento politico: l’Armenia, indipendente dal 1991, è una repubblica presidenziale Presidente : Serzh Sargsyan dal 2008 Pil: 1.889 dollari Usa procapite (stima 2006) Economia: agricoltura; poche industrie meccaniche, tessili, alimentari (Cognac); terziario (informatica). Il presidente Sargsyan con Barroso, presidente della Commissione euro- pea (sulla destra). Pagina accanto: la- pide mortuaria pronta per il vedovo, manca soltanto la data. In Armenia, gli scacchi sono uno dei giochi più po- polari. Il mito Kasparov (Kasparyan) è con- siderato il più grande campione di sempre.
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