Missioni Consolata - Dicembre 2009
72 MC DICEMBRE 2009 termine e i progetti hanno avuto ri- sultati positivi. Il mio grazie è im- menso e la gratitudine riconosce l'esperienza dell'assieme solidale con tanta simpatia, generosità, im- pegno e gratuità instancabile. Siccome mi volete bene oso ag- giungere una riflessione personale affinché la celebrazione del Natale che ci apprestiamo a celebrare ab- bia senso, ottimismo e comprenda una dimensione della festa che sia anche educativa. Mi sembra molto opportuno che per Natale, illuminati dallo sguardo che stravede per quel bambino straordinario nato a Betlemme, non esitiamo a diventare insoliti e volu- tamente ignoriamo la modalità di comportamento a cui ci obbliga la legge della mentalità e della cultura tutti gli altri giorni dell’anno. Hanno sempre detto che la legge è bendata, che applica la norma vi- gente senza guardare in faccia nes- suno e senza rilevare anomalie o fa- re eccezioni per qualcuno che sia piccolo, ammalato, povero, affama- to. Anzi siccome è bendata nemme- no li vede i «bambini Gesù di oggi», ignorati perfino da chi, per profes- sione e vocazione, dovrebbe soc- correrli e proteggerli. Quello del Natale è un respiro sov- versivo e disinvolto, che ossigena meravigliosamente il cuore. Allora dico con ragione e ascolto coerente che lo sguardo aperto e sbendato, esaltato dalla presenza dei colori e capace di vedere tutte le differenze e le grandezze, le qua- lità e i pregi, è lo sguardo benedet- to che ci ha portato Gesù con la Grazia multiforme e policroma. Giustamente accompagna il cammi- no nuovo della vita e diventa la vi- sione che identifica la nostra fede. Concludo senza esitare che nella storia di Gesù aveva risalto il vedere chi stava male e chi aveva bisogno di sostegno e incoraggiamento. Tutti correvano da lui perché il suo sguardo ti chiamava amico e fratel- lo senza indugiare sull’immagine e definiva l’orizzonte più lontano, vicino e raggiungibile. Alla fine vi auguro proprio di avere lo sguardo di Gesù con tutti i colori della Grazia per riconoscere fratello e sorella nella giusta misura e verità possibile solo con l’amore, chi è vi- cino e chi è distante, chi è grande e chi è piccolo. Padre Giuseppe Ramponi Padre Igino Lumetti, nato a Baiso (RE) nel 1919. Missionario in Italia e inTan- zania. Deceduto inTanzania il 13 otto- bre 2008. Padre Enrico Colpi, nato a Ora (BZ) nel 1919. Missionario in Kenya, Sud Afri- ca e Italia. Deceduto ad Alpignano il 25 novembre 2008 (Italia). Padre Pietro Manca, nato a Osilo Sas- sari nel 1936. Missionario in Congo. Deceduto a Osilo il 16 dicembre 2008 (Italia). Padre Giuseppe Bertaina, nato a Ma- donna dell’Olmo (CN) nel 1927. Mis- sionario in Kenya. Deceduto il 16 gen- naio 2009 a Nairobi (Kenya). Padre Natale Villanova, nato a Perse- gare (PD) nel 1930. Missionario in Por- togallo. Deceduto il 1° marzo 2009 ad Alpignano (Italia). Fratel Francisco Neves da Silva, Nato a Ourém (Portogallo) nel 1932. Missiona- rio in Mozambico, Portogallo eVene- zuela. Deceduto il 2 marzo 2009 all'o- spedale di Leiria (Portogallo). Padre Tablino Possio Paolo Antonio Luigi, nato ad Alba nel 1928. Missiona- rio in Kenya. Deceduto il 4 maggio 2009 a Nairobi (Kenya). Padre Scudiero Giovanni, nato a Ter- racina (Latina) nel 1946. Missionario in Kenya,Tanzania, Inghilterra e Italia. Deceduto il 14 giugno 2009 a Torino. Padre Motta Carlo, nato a Ronco Briantino (MI) nel 1916. Missionario in Argentina. Deceduto il 17 giugno 2009 ad Alpignano (TO). Padre Maggioni Giuseppe, nato a Cer- nusco (CO), nel 1934. Missionario in Kenya. Deceduto il 28 luglio 2009 ad Alpignano. Lutti in famiglia
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