Missioni Consolata - Dicembre 2009
MISSIONI CONSOLATA irregolare, rifugiati o immigrati di passaggio. Sono gli altri da noi. E questo basta. In tema di rifugio internaziona le, l’organismo più competente in merito è l’Unhcr. Per capire di co sa si tratta esattamente e da qua li nazioni arriva la maggior parte dei richiedenti asilo in Italia, par liamo con Jacopo Giorgi, 37 anni, laureato in giurisprudenza, spe cializzato in diritti umani nel Sus sex in Inghilterra e collaboratore di progetti Unhcr in diversi paesi tra cui i Balcani e il Sudan. «Per quanto l’opinione comune sia quella dell’invasione in massa, la realtà è che l’80% dei rifugiati mondiali è a carico di qualche go verno del Sud del mondo e il pe so sull’Europa è minimo. Restrin gendo il campo all’Italia, la mag gior parte dei richiedenti asilo proviene all’incirca da cinque pae si: in primis la Nigeria e a seguire la Somalia, l’Eritrea, l’Afghanistan e la Costa d’Avorio. L’Unhcr è l’Agenzia delle Nazio ni Unite che si occupa di prote zione e in subordine di assisten za a rifugiati, sfollati, apolidi e og gi sta iniziando un percorso di tutela anche nei confronti dei flussi misti (ossia dove sono pre senti sia migranti per ragioni eco nomiche che richiedenti asilo e ri fugiati). L’ Unhcr opera anche per mo nitare i centri, sia quelli di prima accoglienza (come Lampedusa) che i «Centri di acco- glienza per richiedenti asilo» (Cara) e poi nell’ulteriore assistenza, che sia Sprar o altro. L’attività di informazione è fondamentale af finché le persone appena giunte possano essere messe nelle con dizioni di fare una scelta motiva ta nell’inoltrare la richiesta di asi lo. L'Alto Commissariato delle Na zioni Unite per i Rifugiati è pre sente in Italia fin dal 1953 e pro prio per questo lavoro sul campo e per la grande conoscenza giuri dica in merito ci sentiamo di do mandare cosa si sta facendo in fa vore dei non respingimenti in Li bia e che risposte sono state date dal governo italiano. «L’agenzia di Roma e di Ginevra sono state vocali nell’esprimere il loro disappunto. Se a queste per sone non viene data la possibilità di richiedere asilo si va contro le Facendo un raffronto tra quella che è l’esperienza dell’asilo in Ita lia e quella negli altri paesi euro pei, quali le principali differenze? «Mentre in Italia a valutare le ri chiesta sul diritto d’asilo c’è una commissione territoriale compo sta da un rappresentante del l’Unhcr, persone provenienti dal la Questura, altre dagli enti locali etc, in Europa non da poco si è formata un’istituzione ad hoc. Questo per garantire un’indipen denza del processo e una profes sionalizzazione del personale ad detto, senza dimenticare il fatto che un organo indipendente è senza dubbio più obiettivo. Sulla questione accoglienza e in tegrazione rispetto al Nord Euro pa l’Italia ha ancora tanto da fare e lavorare. In Italia non esiste an cora una legge organica dedicata al diritto d’asilo, mentre in Nord Europa i criteri normativi so no più uniformi. Attual mente il servizio Sprar ha una capacità di ac coglienza limitata e dura solo sei mesi. Questo non riesce certo a rendere autonome le persone». ■ convenzioni internazionali. In nanzitutto, la Convenzione di Gi nevra relativa allo Status dei Rifu giati del 1951 che all’art. 33 proi bisce che il richiedente asilo o il rifugiato sia espulso o respinto in alcun modo ( non refoulement) . Inoltre, l’art. 3 della corte euro pea di Strasburgo sui diritti del l’uomo (Art. 3 Divieto di tortura e di trattamenti disumani) vieta il respingimento. La questione prin cipale è che la Libia non ha mai aderito alla Convenzione di Gine vra e l’Unhcr non possiede in loco un ufficio di rappresentanza ben sì di collegamento, con tutte le li mitazioni del caso: l’accesso alle carceri al momento ci è precluso. Il governo italiano non ha rispo sto in modo costruttivo alle no stre sollecitazioni e sarebbe au spicabile rilanciare un dialogo su questi temi affinché si trovi un’in tesa operativa». Italia, membro del G8, ma quando si parla di diritti umani e acco glienza ai rifugiati svela un volto con traddittorio. Non possono essere ac colti tutti e allora al cuni vengono respin ti.
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