Missioni Consolata - Dicembre 2009
DOSSIER D ietroogni viaggiounvolto,unnome e una storia. Il destino di milioni di uomini, donne e bambini che fuggonoda paesi dilaniati dalla guerra,dalle persecuzioni razziali e dalla miseria. Un mondo di per- sone trasformate in «numero» che ogni anno rischia la propria esistenza per il grande sogno: quello di una vi- tamigliore,degnad’esserevissuta.Infugadauna realtà che non è più vita, ma la rappresentazione di un pub- blico dolore, in cui gli occhi hanno smesso di vedere, la gioventù si è dissolta negli anni di guerra, la disillusio- ne è diventata parte integrante di ogni risveglio. Questoèunodei tanti panorami chesi lascianoallespal- le le persone che partono in viaggi che durano mesi o anni. Odissee in cui i flussi dei mi- granti sono misti: da chi fugge il drammadella guerra,delle persecuzioni politiche,etniche o sessuali,e spera di po- ter richiedere l’asilo politico tutelato dalle convenzioni internazionali a chi si incammina in cerca di prospetti- ve economiche e di sopravvivenza migliori. Tante vi- cende umane,diversema tutte con un forte anelito alla libertà, alla dignità umana e al desiderio di rinascere. L’insicurezzaèprotagonistadei lunghi viaggi:per le rot- temalsicure,per i trafficanti di esseri umani,per le con- dizioni estreme a rischio di vita.Alla fine del viaggio ad approdare sono inpochi.Altri ancora,per lapoliticadel controllo dell’esternalizzazione delle frontiere da par- te dell’Italia verso la Libia - grazie all’accordo di amici- zia, partenariato ecooperazione traBerlusconi eGhed- dafi - si ritrovadetenutonellecarceri libiche.Peccatoche la Libia non abbia firmato i trattati internazionali sui ri- fugiati e le carceri di detenzione dove si trovano i respinti siano ormai ufficialmente teatro di or- rorequotidiano:trattamenti disumani,episo- di di violenza brutale, condizioni igieniche e di sopravvivenza alimentari non adeguate. L’accordofirmato il 30agostoaBengasi dal presidente del consiglio Silvio Berlusco- ni, per l’Italia, e dal colonnelloMuham- mar Gheddafi, per la Libia, prevede l’impegno libico al pattugliamento uesto dossier Un numero. O un volto, un nome, una storia? Q L’argomento è «scottante», uno di quelli che il più delle volte attirano critiche o addirittura insulti ( anche verso questa rivista ). Ma va affrontato perché l’accoglienza o la non-accoglienza sono il termometro di un paese. E quello italiano da tempo segna febbre alta.
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