Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009

70 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 STILI DI VITA In definitiva, la sobrietà è più unmo- do di essere che di avere. È uno stile di vita che sa distinguere tra i biso- gni reali e quelli imposti, che si orga- nizza a livello collettivo per garantire a tutti il soddisfacimento dei bisogni umani con il minor dispendio di e- nergia, che dà alle esigenze del cor- po il giusto peso senza dimenticare le esigenze spirituali, affettive, intel- lettuali, sociali della persona. La sobrietà impone una scelta di qualità e di quantità. Se selezionia- mo i prodotti in base alla qualità ci rendiamo conto chemolti vanno scartati perché sono dannosi.Altri invece vanno scartati perché sono i- nutili. Perciò, ogni volta che ci viene voglia di comprare qualcosa, chie- diamoci se ne abbiamo davvero bi- sogno o se siamo condizionati dalla pubblicità. Rispetto ai prodotti utili, si pone un problema di quantità:mangiamo troppo e buttiamo via troppi avan- zi; accumuliamo troppi vestiti e ne diamo troppi allo straccivendolo; u- siamo l'automobile anche quando potremmo andare a piedi o in bici- cletta. Naturalmente non dobbiamo limi- tarci a rivedere i nostri consumi pri- vati, ma anche quelli collettivi per- ché anche fra questi ce ne sono di dannosi e di superflui.Di sicuro do- vremmo eliminare gli armamenti, ma dovremmo anche sprecareme- no energia per l'illuminazione delle città, dovremmo accontentarci di treni meno veloci emeno lussuosi, dovremmo costruiremeno strade. Perfino in ambito sanitario dovrem- mo diventare più sobri affrontando la malattia non solo con la scienza, ma anche con una diversa concezio- ne della vita e della morte. Consumare «con rispetto» Il presupposto della sobrietà è il re- cupero del senso di sufficienza, cioè di «sazietà». Oggi viviamo in un sistema che ci in- vita a consumare sempre di più e a forza di ingozzarci abbiamo sforzato, fino a romperli, i meccanismi che ci danno il senso di sazietà. In altre pa- role, ci pare di avere sempre «fame» e consumiamo inmaniera scandalo- sa, contro ogni logica igienica e del buon senso comune.Dunque, se vo- gliamo riportare i nostri consumi en- tro i limiti della ragionevolezza,dob- biamo ripristinare i meccanismi che ci consentono di riconoscere quali sono i nostri bisogni e che ci fanno capire quando abbiamo consumato abbastanza da averli soddisfatti. Unmodo per riuscirci è quello di scrollarci di dosso la concezione consumista secondo la quale la no- stra felicità passa solo attraverso l’a- vere. Concentrandoci solo sui consu- mi abbiamo ignorato le altre dimen- sioni dell’essere umano: la spiritualità, la socialità, l’affettività, la gratuità.Ormai queste necessità non le riconosciamo neanche più, anche se sono sempre presenti; anzi,poi- ché sono inappagate, ci danno un profondo senso di insoddisfazione, che tentiamo di mettere a tacere col solometodo che conosciamo: la cor- sa agli acquisti. Ed eccoci arrivati al nocciolo della questione: noi non troveremo la mi- sura nei consumi finché non riuscire- mo a guardare all’avere con distanza e ciò non avverrà finché non avremo riempito il nostro cuore e la nostra mente con altri principi e valori di ri- ferimento. Se riuscissimo a guardare ai consumi come persone libere, ci renderem- mo conto che il benessere si rag- giunge solo in parte con la disponi- bilità di beni.Al contrario,potremmo conseguire unmiglior risultato se or- ganizzassimo il tempo lasciando più spazio alle relazioni familiari e sociali o costruissimo le città inmodo da fa- vorire l’incontro fra le persone, ga- L'auto condivisa si sta affermando come forma di risparmio e atten- zione all'ambiente. 1. E VITA L ’ USA E GETTA . È la forma di consumo a maggior spreco e a maggiore produzione di rifiuti. 2. E VITA L ’ INUTILE . Prima di com- prare qualsiasi oggetto chiediti se ne hai davvero bisogno o se stai cedendo ai condizionamenti della pubblicità.Alcuni esempi sono l’acqua in bottiglia, il ve- stiario alla moda, il cellulare al- l’ultimo grido. 3. P RIVILEGIA L ’ USATO . Se hai deciso che hai bisogno di qualcosa non precipitarti a comprarlo nuovo. Prima fai un giro presso amici e parenti per verificare se puoi a- vere da loro ciò che fa al caso tuo. 4. C ONSUMA LIBERO DA SCORIE . Quando fai la spesa fai attenzio- ne agli imballaggi.Privilegia le confezioni leggere, i contenitori riutilizzabili, i materiali riciclabili. 5. A UTOPRODUC i.Producendo da solo yogurt,marmellate,dolci e tutto ciò che puoi, eviti chilome- tri e imballaggi. 6. C ONSUMA CORTO E NATURALE . Comprando locale e biologico e- viti chilometri, sostieni l’occupa- zione emantieni un ambiente sano. 7. C ONSUMA COLLETTIVO . È il modo migliore per permettere a molti di soddisfare i propri bisogni mantenendo al minimo il consu- mo di risorse e di energia.Oltre all’autobus e al treno,puoi con- divideremolti altri beni durevoli: auto,bici, aspirapolvere, trapano, lavatrice. 8. R IPARA E RICICLA .Allungando la vita degli oggetti risparmi risor- se e riduci i rifiuti. 9. A BBASSA LA BOLLETTA ENERGETICA . Andando in bicicletta, isolando la casa, investendo in energia rinnovabile, utilizzando elettro- domestici efficienti e gestendoli con intelligenza, riduci il consu- mo di energia con beneficio per le fonti energetiche e il portafo- glio. 10. R ECUPERA I RIFIUTI . Praticando inmaniera corretta la raccolta differenziata permetti ai rifiuti di tornare a vivere in nuovi oggetti. I L DECALOGO DELLA SOBRIETÀ

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