Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009

AMAZZONIA /1 Varietà sociali e culturali a rischio L’Amazzonia è ancora un luogo mitico nell’immaginario collettivo mondiale.Vi sopravvivono popoli «no contact», totalmente isolati. Ma non solo. Altri sono i gruppi sociali che la popolano. E la foresta è ciclicamente saccheggiata, perché detiene grandi risorse. Non ultima la terra, necessaria per allevamenti e coltivazioni di soia e «materie prime» per i biocarburanti. L’INDIO DEL BUCO U ltimamente l'Amazzonia rice- ve nuova attenzione da parte dei media più che per le tra- sformazioni politiche, sociali, cultu- rali e ambientali che la attraversano, per ciò che a tali trasformazioni sembra sottrarsi. Sono i cosiddetti popoli «no contact», come li ha defi- niti recentemente un articolo di un quotidiano italiano (1), che vivreb- bero «fermi nel tempo, all'età della pietra» isolati dal resto della popola- zione del pianeta e dal processo di globalizzazione che la interessa. Ci vengono inmente a questo proposito le parole di un illuminato ministro dell'Ambiente brasiliano che negli anni '90 dichiarava: «È tri- ste constatare che l'Amazzonia rice- ve l'attenzione dai media solo per notizie che richiamano più il lato e- motivo che la razionalità, basate su supposizioni e letture affrettate dei fatti. È l'eredità negativa di una sto- ria regionale condita da sempre da leggende e miti. È l'attitudine che l'uomo tende ad adottare, ogni qualvolta si confronta con scenari in cui lo sconosciuto prevale sul cono- sciuto, l'inaccessibile sull'accessibile, e si passa dal terreno del concreto a quello dell'immaginario». Se da un lato c'è la storia della na- tura, determinata dalle sue leggi, dall'altro c'è la storia della cultura di chi ha concepito l'Amazzonia a par- tire da stereotipi e verità prestabilite che hanno impedito di vederla per quello che è. Per questo sono state di volta in volta proiettate su di lei aspettative e fantasmi - eldorado, Eden/paradi- di Silvia Zaccaria 50 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009

RkJQdWJsaXNoZXIy NTc1MjU=