Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009

MC / SPORCOMONDO quando non inmalafede o protago- nista essa stessa di speculazioni. (...) Da noi si continua a comperaremate- riali di provenienza incerta e a non scegliere l’ecosostenibilità in nessun campo della vita quotidiana». Non si chiede di arrivare ai livelli di SteveVromman, l’uomo belga so- prannominato « low impactman » per via delle sue scelte (estreme) di vive- re conmeno energia emeno risorse. Molto più banalmente,basterebbe cominciare a vivere con sobrietà. «Nella vita di tutti i giorni, la so- brietà - si legge nella Guida al consu- mo critico (6) - passa attraverso picco- le scelte come quella di utilizzareme- no auto più bicicletta,menomezzo privato piùmezzo pub- blico, meno carne più legumi,meno prodotti globalizzati più pro- dotti locali, (...),meno acqua imbottigliata più acqua del rubinet- to, (...),meno recipienti a perdere più prodotti alla spina (...). In definitiva, la sobrietà è più unmodo di essere che di avere. È uno stile di vita che sa di- stinguere tra i bisogni reali e quelli imposti, che si organizza a livello col- lettivo per garantire a tutti il soddisfa- cimento dei bisogni umani». D unque,neiconfronti dell’am- biente, gli italiani sono irre- sponsabili, incivili,miopi? La ri- sposta è «sì», anche quando la richie- sta èminimale: essere cittadini con senso civico. Quanto agli «ambientalisti» veri e propri, intesi come coloro che cerca- no di mettere in atto comportamenti ecocompatibili nella quotidianità,per loro la vita è dura. Soprattutto in Ita- lia, dove tra l’altro il termine è spesso messo in relazione ad appartenenze politiche.Comunque, anche non fa- cendo caso agli sberleffi (o agli insul- ti), più omeno velati, che essi ricevo- no, è difficile e faticoso essere un am- bientalista serio e coerente. Il contesto - come abbiamo visto - diffi- cilmente ti aiuta e, quando ciò avvie- ne, la sensazione è spesso quella di «svuotare il mare con un secchiello». «Irresponsabili, incivili,miopi»: que- MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 43 Eppure si può fare (qualche buon esempio dall’estero) ● A USTRALIA : BASTA BOTTIGLIETTE Luglio 2009, la cittadina di Bundanoon, nella provincia del Nuovo Galles del Sud, vieta l’utilizzo delle bottiglie di plastica per l’acqua. ● F RANCIA : PREMIARE LE SCELTE AMBIENTALI 23 luglio 2009, il parlamento fran- cese approva definitivamente la legge conosciuta come «Grenelle 1», che favorirà un deciso cambio nel settore energetico (ma non in quello nucleare). ● G RAN B RETAGNA : BASTA SHOPPER Aprile 2007, la cittadina di Modbury vieta i sacchetti di plastica ( shop- pers, shopping bags, plastic bags , in inglese), sostituiti da sacchetti di cotone, o di cartone riciclato, o di bioplastica (dal mais). Norme simi- lari sono oggi vigenti in grandi città statunitensi come NewYork e San Francisco. La stessa Cina si sta muo- vendo in questa direzione. ● G IAPPONE : OPZIONE RIFIUTI ZERO Villaggio di Kamikatsu, isola sudoc- cidentale di Shikoku: dalla raccolta differenziata dell’80 per cento di oggi a quella 0 entro il 2020. Pa.Mo. Sopra: una discarica. A lato: una tartaruga inghiotte un pezzo di plastica. Si calcola siano 100 mila all’anno gli animali uccisi dai sacchetti di plastica.

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