Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009
MC / SPORCOMONDO MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 41 mento e lo smaltimento (o il ricarico su mezzi di trasporto a lungo raggio) di differenti tipologie di rifiuti, come per esempio le varie frazioni recuperabili dei rifiuti urbani, oppure diverse classi di rifiuti pericolosi. P RODOTTI « USA E GETTA » - Sono prodotti monouso: stoviglie, fazzoletti, tovaglioli, rotoli da cucina, carta igienica, tova- glie, guanti, lenzuola, rasoi da barba ed anche prodotti elettronici. Sono molto popolari. Purtroppo. P RODOTTI « ALLA SPINA » - Sono prodotti venduti attraverso un dispenser. L’acquirente arriva con il suo contenitore e lo riempie del prodotto. Per ora questa modalità di vendita è ancora poco diffusa in Italia e riguarda principalmente de- tersivi (ad esempio, nei supermercati della Coop) o latte. R ACCOLTA - L’operazione di prelievo, di cernita e di raggrup- pamento dei rifiuti. R ACCOLTA DIFFERENZIATA - La raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, desti- nate al riutilizzo, riciclo o recupero di materia. R ACCOLTA DIFFERENZIATA « PORTA A PORTA » - La raccolta differen- ziata porta a porta prevede il ritiro a domicilio della spaz- zatura, al fine di incrementare l’incidenza della raccolta differenziata.Vengono generalmente ritirati i diversi tipi di rifiuti (organico destinato al compostaggio, vetro-allu- minio, carta-cartone, plastica, secco non riciclabile) in giorni e contenitori diversi. Questo sistema è considerato un buon metodo per ridurre la quantità di rifiuti ed incre- mentare la percentuale di rifiuti riciclati. Necessita di efficienza da parte della società di nettezza urbana e di una buona dose di senso civico da parte dei cittadini. R ICICLAGGIO - Ritrattamento in un processo di produzione dei rifiuti di imballaggio per la loro funzione originaria o per altri fini. R IFIUTO - Qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia deciso di disfarsi. R IFIUTI ( TIPOLOGIE ) - urbani: sono rifiuti provenienti da locali adibiti ad uso abitativo, dallo spazzamento delle strade, quelli giacenti sulle aree pubbliche o private soggette ad uso pubblico, sulle spiagge, sulle rive dei corsi d’acqua, i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi (giardini, parchi, ecc.) e da atti- vità cimiteriali. - urbani pericolosi: sono rifiuti provenienti da locali adibiti ad uso abitativo e che, per particolari caratteristiche merceologiche, possono produrre inquinamento se erro- neamente smaltiti. Tra di essi: pile, farmaci scaduti, car- tucce per stampanti, bombolette spray, vernici, solventi, batterie di cellulari. - speciali: i rifiuti provenienti da attività agricole, agro-in- dustriali, industriali, artigianali, commerciali, di servizio, sanitarie ed i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e costruzione e di scavo. - elettronici: rifiuti di apparecchiature elettriche ed elet- troniche (Raee), o semplicemente rifiuti elettronici, in lin- gua inglese «Waste of Electric and Electronic Equipment» (Weee) o «e-waste». Sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elet- tronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto gua- sta, inutilizzata, o obsoleta e dunque destinata all’abban- dono. La direttiva sui Raee della Comunità europea è com- pletamente disattesa in Italia. R IUTILIZZO - Qualsiasi operazione nella quale l’imballaggio è riempito di nuovo o reimpiegato per un uso identico a quello per il quale è stato concepito. S ACCHETTI E BOTTIGLIE DI PLASTICA - Normalmente sono in polietilene (Pet), materiale sintetico ricavato dal petrolio. Sacchetti e bottiglie si trovano ovunque e sono una piaga mon- diale, quasi eterna, considerando la loro durata secolare. In fase di produzione un kg di Pet (25 bottiglie da 1,5 litri) consuma 2 kg di petrolio e 17.5 litri d’acqua. Per con- tenere alfine 37.5 litri d’acqua, ne abbiamo consumati la metà. Rilascia nell’atmosfera: - 40 gr. di idrocarburi; - 25 gr. di ossidi di zolfo; - 20 gr. di ossidi di azoto; - 18 gr. di monossido di carbonio; - 2,3 kg. di anidride carbonica, gas responsabile dell’ef- fetto serra (Paul Mc Rande, The green guide , in State of the world 2004 , Edizioni Ambiente, Milano 2004, pagg. 136- 137). S MALTIMENTO - Tutte le operazioni, effettuate tramite proce- dimenti che non arrechino pericolo per l’ambiente e per la salute dell’uomo, che consistono o nella trasformazione del rifiuto (si veda trattamento) o nel semplice accumulo in impianti controllati (discariche). S TOCCAGGIO - Immagazzinamento dei rifiuti a carattere temporaneo, con opportune precauzioni. T ERMOUTILIZZAZIONE DEI RIFIUTI - Recupero e utilizzo di energia dai rifiuti sfruttando il calore dei fumi derivanti dall’ince- nerimento Si parla di «termovalorizzazione» per una par- ticolare forma di termouti- lizzazione dei rifiuti in cui il recu- pero di ener- gia dall’ince- nerimento pro- duce un ricavo maggiore dei costi di captazione e tra- sformazione del ca- lore. T RATTAMENTO - Particolare ti- pologia di smaltimento che comporta la trasformazione dei rifiuti, in maniera tale da dimi- nuirne il volume e/o la pericolosità. Tipiche operazioni di trattamento sono il compostaggio, l’incenerimento, l’inertizzazione. T RE «R» - L’imperativo di tutte le campagne ambientaliste: «Ridurre, Riusare, Riciclare». ( a cura di Paolo Moiola ) F ONTI PRINCIPALI : • Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Guida al consumo cri- tico , Emi, Bologna 2008; • Istat, Indicatori ambientali urbani - Anno 2008 , scaricabile dal sito www.istat.it ; • Amiat, Viva la differenza , Torino; www.amiat.it , sul sito dell’azienda torinese per l’igiene ambientale si trova an- che l’utile Ecovademecum (in più lingue) e il recentissimo Rifiutologo per non sbagliare (o per non accampare scuse), nonché una email da utilizzare per tutti i dubbi: co- municazionesterna@amiat.it Sopra: bomboletta per schiuma da barba in alluminio, ma anche plastica. Pagina precedente: «La prossima volta... tentate con il riciclo», recita lo striscione di Greenpeace, a NewYork.
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