Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009

36 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 ALLERGIE dell’ α -amilasi (l’enzima, che il parassi- ta utilizza per digerire l’amido e supe- rare le difese della pianta),provenien- te dal fagiolo comune ( Phaseolus vul- garis ). In questo studio, la proteina transgenica ottenuta è stata confron- tata con quella originaria sia per quanto riguarda la struttura, che l’al- lergenicità sul topo. Si è constatato che la proteina transgenica espressa nel pisello è diversa da quella presen- te nel fagiolo d’origine.Questo stu- dio ha perciò dimostrato che il trasfe- rimento di un gene da un organismo ad un altro può portare ad un pro- dotto diverso da quello preventivato e che una proteina, originata da un gene trasferito,può diventare aller- genica, causando reazioni impreviste nell’organismo ospite. La differente struttura proteica ha determinato in- fatti nuove caratteristiche antigeni- che, responsabili della abnorme ri- sposta immunitaria nei topi. Lemodi- ficazioni strutturali non possono essere predeterminate,quindi appa- re evidente il rischio insito nei cibi Ogm. È prevedibile che la diffusione degli Ogmnell’alimentazione anima- le ed umana sarà responsabile di un considerevole aumento dei casi di al- lergia. Per quanto riguarda l’età della comparsa delle allergopatie, gli stu- diosi hanno osservato che la derma- tite atopica e le allergie alimentari so- nomolto frequenti nella primissima infanzia,per poi decrescere gradual- mente. L’asma bronchiale allergica i- nizia intorno al 3°-4° anno di vita, mentre la rinite allergica compare generalmente dopo il 5° anno d’età più spesso da allergeni domestici, mentre le pollinosi iniziano più tardi- vamente, con un picco d’incidenza intorno ai 20 anni per la Parietaria e verso i 20-30 anni per i pollini delle graminacee e di altre piante arboree. La sindrome da «sensibilità chimicamultipla» Oltre che delle allergie, l’inquina- mento dell’ambiente di vita e di lavo- ro può determinare l’insorgenza, in soggetti da 100 a 1000 volte più sen- sibili della media,di una sindrome ra- ra ed irreversibile, tra le più gravi fino- ra conosciute,detta Mcs o «sensibilità chimica multipla». Si tratta di un’affe- zione cronica, caratterizzata da di- sfunzioni biochimiche, che interessa- no il sistema nervoso, il sistema im- munitario, il sistema endocrino e l’intestino. I sintomi compaiono in ri- sposta all’esposizione a numerose sostanze chimiche non correlate tra loro,per quanto riguarda la loro strut- tura, di solito a dosi molto inferiori di quelle tollerate dalla popolazione normale. Spesso l’evento, che scatena l’Mcs è rappresentato dall’esposizione ad una dose elevata di una singola so- stanza chimica o di una miscela com- plessa. Successivamente si sviluppa una sensibilità estesa ad una grande varietà di sostanze chimiche total- mente diverse, anche a dosi molto basse.Tra le sostanze, che possono scatenare la sintomatologia ci sono diserbanti,pesticidi,profumi,detersi- vi, cibi, alcool,prodotti antitarlo per il legno, farmaci emolti altri ancora. I sintomi appaiono e scompaiono con l’avvicinamento e l’allontanamento dalla causa scatenante,ma le dinami- che ed il decorso della Mcs sono di- versi da quelli dell’allergia,perché si perde già dal 1° stadio la capacità di tollerare gli agenti chimici. Secondo uno studio USA, la Mcs colpisce l’1,5- 3%della popolazione. In base ad al- tre fonti, in Italia gli ammalati sareb- bero in numero variabile da 150 a 4000, con una morbilità in aumento. All’inizio della Mcs compaiono sinto- mi come spossatezza,doloremusco- lo-scheletrico cronico, dolore lomba- re, affaticamento cronico e fibromial- gia (doloremuscolare diffuso associato a rigidità). Successivamente compaiono vertigini,disturbi cono- scitivi, stato confusionale,perdita di memoria e difficoltà di attenzione. Le donne sembrano essere più a rischio degli uomini.Attualmente negli USA si stimano 25milioni di soggetti af- fetti da sensibilità moderata e circa 10milioni con forma grave di Mcs. In questa nazione, un ampio bacino di individui affetti da questa sindrome è rappresentato dai veterani delle guerre del Vietnam,del Golfo e dei Balcani, oltre a 200 dipendenti dell’E- PA (Environmental Protection A- gency), che hanno contratto la cosid- detta sindrome da edificiomalato ( Sick building syndrome ), a seguito dei lavori di ristrutturazione nella loro se- de di lavoro. Per quanto riguarda le sostanze a cui sono stati esposti gli exmilitari, sul campo di battaglia, sono stati identifi- cati almeno 40 tipi diversi, tra cui i vac- cini, la piridostigmina bromidrato (un anestetico locale), i pesticidi (orga- nofosfati, piretroidi, lindano),gli agen- ti neuro-tossici (sarin, tabun,VX), l’ura- nio impoverito, il petrolio ed il fumo. LaMcs evolve attraverso quattro stadi: stadio 0, cioè tolleranza, rappre- T IPO 1: è mediato dalle immunoglobuline E (IgE). La reazione delle IgE è rapi- dissima, dai 2 ai 30 minuti e conduce all’anafilassi sistemica, che può essere fatale, o ad anafilassi localizzate, come nel caso di punture d’insetti, febbre da fieno, asma, orticaria, eczema, allergie alimentari. Le IgE interagiscono con delle cellule specifiche, i granulociti basofili ed i mastociti, che sono stimolate a rilasciare sostanze vaso-attive, come l’istamina ed i leucotrieni. T IPO 2: è mediato dagli anticorpi delle classi IgG ed IgM, che aderiscono alle pareti delle cellule dell’ospite, distruggendole. Questo processo richiede un tempo più lungo, dalle 2 alle 8 ore. Il danno cellulare è molto grave. Fanno parte di questo gruppo le reazioni alle trasfusioni di sangue ed alcuni tipi di anemia. T IPO 3: implica la formazione dei complessi antigene-anticorpo (IgG), che pre- cipitano in vari tessuti, scatenando una reazione infiammatoria. Appartengono a questo gruppo gravi patologie croniche come la glomerulo- nefrite, il lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide. Una risposta ri- tardata a punture d’insetti o a vaccini può svolgersi secondo questo meccani- smo. T IPO 4: l’ipersensibilità cellulo-mediata è ritardata, da 24 a 72 ore, ed implica l’attività di cellule immuni sensibilizzate, i linfociti T, che rilasciano messag- geri chimici, le citochine, le quali attivano altre cellule immuni, con attività ci- totossica. Rientrano in questo gruppo la dermatite da contatto, le lesioni tu- bercolari ed il rigetto dei trapianti. Dall’asma alle dermatiti, i 4 tipi di reazioni allergiche

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