Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009

26 MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 ALLEVAMENTI sori (circa 100 euro per animale). Nelle stalle,peraltro, non ci sono i tori,perché l’inseminazione avviene sempre artificialmente,dopo avere acquistato il seme attraverso catalo- ghi di ditte specializzate. I vitelli ap- pena nati vengono separati imme- diatamente dallemadri, allattati arti- ficialmente con latte in polvere e svezzati prestissimo.Di questi,però, vengono trattenute solo le femmine, che andranno ad arricchire il «parco macchine»,mentre i maschi vengono allevati solo unmese e poi venduti per la produzione di carne. La dieta i- perproteica comporta dei gravi pro- blemi all’apparato locomotore per questi animali,perché il metabolismo di un’eccessiva quantità di proteine determina acidosi, cioè si abbassa il pH ematico,per cui deve entrare in gioco la funzione tampone del san- gue, a spese del carbonato di calcio contenuto nelle ossa.Questo com- porta un progressivo indebolimento degli arti,da cui i problemi di deam- bulazione o, addirittura, nello stare in piedi. L’uso dell’ormone transgenico del- la crescita bovina ha però delle pe- santi ripercussioni anche sulla salute umana.Tale ormone, che in tutti i mammiferi viene prodotto dal lobo anteriore dell’ipofisi ed è diverso, a seconda della specie, in ogni mam- mifero, stimola la produzione,da par- te delle cellule epatiche,dell’IGF1 ( In- suline-like Growth Factor 1 ) o «fattore di crescita insulino-simile», che inve- ce è uguale per l’essere umano e per i bovini.Questo fattore di crescita è particolarmente abbondante nel co- lostro umano,per favorire la crescita del neonato, e la sua secrezione rag- giunge l’apice alla pubertà,per poi diminuire con gli anni. Il latte di ani- mali trattati con rBGH è particolar- mente ricco del fattore di crescita in- sulino-simile o IGF1.Un tasso elevato di questo fattore, nell’essere umano porta all’acromegalia o al gigantismo ed aumenta sensibilmente il rischio di cancro della mammella, del colon e della prostata. Inoltre le donne con- sumatrici abituali di latte contenente l’IGF1 presentano una probabilità di avere parti gemellari cinque volte su- periore al normale.Due studiosi del- l’Albert Einstein College of Medicine di NewYork hanno dimostrato che, tra le donne statunitensi, il tasso di gravidanze gemellari è aumentato del 31,9% tra il 1992 ed il 2002.Negli USA è vietata l’etichettatura del latte rBGH-free (cioè Ogm-free), grazie alle fortissime pressioni esercitate dalla Monsanto sulla FDA e sullo stesso Congresso ( come si legge nell’inchie- sta di Marie-Monique Robin, «Il mondo secondoMonsanto» ). Troppi mangimi, troppa acqua Come già accennato sopra, i man- gimi con cui si nutrono gli animali negli allevamenti contengono, tra le altre cose,grandi quantitativi di mais e di soia, che sono per lo più transge- nici, cioè Ogme provengono da e- normi appezzamenti di terreno desti- nati a questi tipi di monocoltura. Se- condo Rajendra Pachauri,presidente del «Comitato intergovernativo sul Sopra: polli in un mercato popolare, in Perù. Sotto: Smithfield Market a Londra, antico mercato della carne. «Mucca pazza» partì dall’isola.

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