Missioni Consolata - Ottobre/Novembre 2009
valanga di cibo.Chemale c’è? Direte voi.Per rispondere a questa doman- da dobbiamo esaminare la questione da diversi punti di vista. Consumi in aumento Innanzitutto vediamo qual è l’en- tità della produzione di carne.Que- st’ultima, a livellomondiale è quintu- plicata rispetto a quella del 1950 e duplicata rispetto alla produzione F acciamoungiroinunqualsiasi su- permercatooipermercatoepro- viamoaguardarequantacarneèin vendita,intutteleformeedi tutti i tipi. Carnefresca,carneinscatola,oppure presente inmoltissimipiattipronti (sur- gelati, conservatiofreschi)edinoltre af- fettati diognigenere.Epoi latte,for- maggi, budini,gelati.Epoiuovaepesci diognigenere.Insommaciòchedal mondoanimalepassaaibanconidel su- permercatoedaquiainostripiattièuna MC OTTOBRE-NOVEMBRE 2009 23 ALLEVAMENTI degli anni ’70 (con la carne di maiale al primo posto, seguita da quella di pollo e di manzo). Secondo il World Watch Institute , nel 2007 c’è stata una produzione di 275milioni di tonnel- late di carne,mentre nel 2008 si sono superati i 280milioni, con un incre- mento annuale del 2% circa; si preve- de che,mantenendo lo stesso ritmo di produzione e di consumo, nel 2050 la quantità globale di carne prodotta sarà raddoppiata.Mentre nei paesi di RobertoTopino e Rosanna Novara Il consumo di carne e i suoi problemi TROPPA CARNE AL FUOCO Mangiare carne è un’abitudine molto diffusa. Nei paesi in via di sviluppo è considerata uno «status symbol» e per questo ricercata. Occorre però sapere che questa scelta alimentare è molto costosa in termini ambientali (a causa dei consumi di risorse e della produzione di gas serra), in termini di giustizia globale (una persona carnivora «costa» come 7-10 vegetariani) ed anche in termini di salute (cresce la probabilità di contrarre tumori). Senza dire che negli allevamenti moderni gli animali subiscono trattamenti inimmaginabili. Per un solo scopo: ottenere di più (più latte, più crescita, più carne) nel più breve tempo possibile.
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